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Wanup, i programmi di fedeltà alberghiera per i Business Traveller

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Affidarsi alle Olta penalizza, oltre ai portafogli degli alberghi, anche il loro brand. Lo ha affermato Flavio Lesa Regional manager Italia di Wanup club di fedeltà alberghiera per hotel indipendenti (scoprilo cliccando qui), alla presentazione della ricerca fatta fare ad Alpha Research sui programmi di fidelizzazione alberghiera nel settore dei viaggi d’affari in 5 mercati chiave europei tra cui l’Italia: “il 57% dei viaggiatori d’affari considera infatti le Olta come il loro programma di fedeltà”, anche se dalla ricerca si evince che in Italia sono il 54,6% i business traveller dichiara di essere membro di un programma di fedeltà alberghiera, contro il 45,4% che dichiara di non farne parte. Con un buon numero di viaggiatori, ovvero il 22,1%, che è iscritto a 3 o più programmi, il 41,5% a due e solo il 36,3% a un unico programma fedeltà.

Wanup, dai Catalonia hotels and resorts una soluzione per gli alberghi indipendenti

Le Olta piacciono per la semplicità d’iscrizione, spesso automatica dopo la prima prenotazione, vantaggi chiari, modalità di fruizione digitale e la facilità di ottenimento dei benefici a fronte di una scarsa diffusione delle catene alberghiere e all’inesistente, o quasi, capacità di aggregazione tra gli hotel indipendenti. Sui quali  punta proprio Wanup, società di proprietà di Catalonia hotels and resorts, con 65 strutture in Europa e ai Caraibi che, con 20 milioni di euro di investimenti, ha già raggiunto dal settembre 2016, 800 hotel partner per 35 mila camere messe a disposizione, con 800 mila soci in 15 mercati, con lo sbarco nel 2018 anche in Grecia e Turchia e nel Nord Europa.

“Le nuove tecnologie e le richieste dei nativi digitali hanno costretto l’industria dell’ospitalità ad affrontare nuove sfide e cogliere nuove opportunità che si possono cogliere anche attraverso i programmi di fidelizzazione alberghiera oltre che nelle abitudini degli utenti”, ha detto Daniele Di Bella, Chief Commercial Officer di Wanup. “Quasi il 79% dei viaggiatori d’affari abituali italiani intervistati utilizza lo smartphone per scrivere commenti o recensioni e per condividere le proprie esperienze sui social network. Perciò gli alberghi devono essere sempre più social, molto più di oggi, e più tecnologici” aggiunge, sottolineando come la partita “si gioca tutto sui benefici che si riescono a garantire ai viaggiatori frequenti”.

Tra i benefici più apprezzati dalla clientela nella ricerca è emerso come il 35,3% apprezza in particolare servizi aggiuntivi in hotel come la colazione gratuita (vedi l’indice per le colazioni di HRS cliccando qui) e gli upgrade di camera, “un ottimo sistema di marketing che non costa nulla. Regalare un upgrade di camera ai clienti fedeli  quando c’è disponibilità e uno dei facili accorgimenti che noi suggeriamo agli hotel per fidelizzare i viaggiatori” spiega Lesa.  Seguono nelle preferenze il credito utilizzabile per una prenotazione successiva e punti utilizzabili eventualmente su altre piattaforme.

Al contrario i motivi per cui i viaggiatori preferiscono non aderire a programmi fedeltà sono altrettanto diversi, tra il desiderio di non soggiornare sempre nello stesso hotel o nella stessa catena (40,9%), seguito dal fatto che è molto difficile conseguire benefici (30,6%) oppure offrono ricompense di scarso interesse (11,7%) o che sono troppo complicato da capire e utilizzare (8,6%) . Tuttavia, il 56,7% afferma che aderirebbe a un simile programma qualora, al momento del check-in, l’hotel offrisse voucher in denaro da utilizzare per future prenotazioni o altri benefici da usare in hotel. Infine, l’84,6% aderirebbe a un programma di fedeltà qualora l’hotel gli proponesse servizi ad hoc sulle proprie esigenze personali.

Per la ricerca voluta da Wanup come migliorare i vari programmi di fedeltà alberghiera

I viaggiatori d’affari italiani ha idee piuttosto chiare su come migliorare i programmi di loyalty alberghiera, ovvero i benefici e i punti non dovrebbero mai scadere (46,9%), sono molto apprezzati i benefici anche al di fuori della struttura, con visite, corsi, degustazioni, pass per le lounge aeroportuali ma anche servizi che poco hanno a che fare con il mondo alberghiero, ovvero abbonamenti ad Amazon Prime o a Netflix, legati così al desiderio di ricevere benefici personalizzati rispetto allo stile di vita e ai propri viaggiatore. Per i quali ben il 79% dei viaggiatori d’affari italiani sarebbero disposti a rinunciare alla privacy sui propri dati per avere servizi personalizzati in hotel.

Wanup sigla tre partnership per supportare la crescita internazionale e fornire agli hotel partner nuovi strumenti di fidelizzazione dei propri clienti

Tre le partnership recentemente siglate da Wanup  per supportare la crescita internazionale e fornire agli hotel partner nuovi strumenti di fidelizzazione dei propri clienti, con  Travelport, il gds statunitense che consentirà alla società nata in Spagna di ampliare la propria offerta commerciale e presenza internazionale rafforzando il prodotto in diverse destinazioni,  con TrustYou, la più grande piattaforma mondiale di aggregazione di recensioni che attinge da più di 200 fonti per creare e pubblicare sul sito Wanup delle meta-review, ovvero commenti tematici, suddivisi in segmenti e raggruppati per tipologia di viaggiatore, generati automaticamente analizzando le recensioni lasciate dagli ospiti e con HomingPIN, azienda che fornisce targhette per bagagli con codice univoco di identificazione (UIS), associato ai dati di contatto dell’utente.

 

 

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