I voli dopo il Coronavirus, ecco i primi progetti per la ri-partenza dei viaggi d’affari internazionali. United Airlines dovrebbe riprendere a volare dalla terza settimana di maggio su 89 rotte a lungo raggio e da tutti i suoi hub negli Stati Uniti. Verso l’Europa, l’Asia-Pacifico e il Sud America. Lo dice il motore di prenotazione sul suo sito web, ancora nulla di ufficiale dal vettore. Secondo la testata giornalistica Anna.aero, i collegamenti aerei non sono prenotabili, «almeno fino alla data della ri-partenza», si legge.
Pur in un contesto di grande incertezza sulla ripresa e sulle modalità in cui torneremo a salire su un aereo, le date dei primi voli dopo il Coronavirus indicate come plausibili sono il 20 oppure 21 maggio. In che modo, distanziati a bordo e se dotati di dispositivi di sicurezza anti-contagio: questi aspetti sono ancora da definire.
United quindi volerà da Chicago O’Hare, da Denver, Houston Intercontinental e Los Angeles. E anche da New York Newark, San Francisco e Washington Dulles.
Ulteriori servizi ricominceranno a giugno e luglio.
Sempre secondo il motore di ricerca, tra essi ci sono i voli Chicago-Dublino ed Edimburgo. Così come quelli da New York Newark su Venezia, Atene, Dublino, Edimburgo, Glasgow, Porto e Shannon, in Irlanda. Infine, le operazioni da San Francisco ad Amsterdam e Zurigo.
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Voli dopo il Coronavirus su Londra Heathrow di UAL
Londra Heathrow è la principale destinazione europea di lungo raggio della rete della compagnia americana. L’aeroporto inglese vedrà 18 voli giornalieri dalla terza settimana di maggio. Sei da Newark, tre da Chicago e Washington, due da Houston e San Francisco e una volta al giorno da Denver e Los Angeles. All’incirca quanto accadeva l’anno scorso.
Gli altri due scali-chiave sono Francoforte, cruciale per l’alleanza globale Star Alliance di cui l’aerolinea fa parte con il Gruppo Lufthansa, e Tokyo Narita.
Complessivamente, da maggio United Airlines offrirà nove partenze al giorno per Francoforte e dieci per Tokyo. Gli analisti di Anna.aero fanno notare che, se considerati insieme, gli aeroporti giapponesi di Narita e Haneda (a Tokyo) valgono più del londinese Heathrow.
Tra le novità più curiose, Honolulu alle Hawaii vede il ritorno del collegamento con Tokyo Narita.
Consulta qui lo studio di Anna.aero che mostra come da Denver, destinazione della convention annuale di Gbta, ci sia una delle rotte più interessanti: con oltre 31mila passeggeri O&D (origine e destinazione) annui, l’hub del Colorado ha il secondo più grande mercato Stati Uniti-Roma non servito.