I voli Alitalia per Tokyo sono “Covid tested”, sulla falsariga di quanto già messo in campo per New York. Dal 9 luglio, con la ripresa dei collegamenti diretti da Roma Fiumicino alla capitale del Giappone, tutti i passeggeri che viaggeranno sui 3 servizi settimanali da e per Tokyo dovranno presentare all’imbarco una certificazione comprovante la negatività al Covid-19.
La misura vale anche per gli atleti italiani che si recheranno nel Sol Levante per partecipare ai Giochi Olimpici. Controlli anche all’arrivo in aeroporto a Roma, dove sarà eseguito un ulteriore test antigenico.
Risultare negativi in questo secondo test esonererà i passeggeri in arrivo a Roma dal Giappone dal dover osservare il periodo di quarantena fiduciaria in Italia. Una modalità che ha rassicurato il mercato, parallelamente all’avanzamento della campagna vaccinale nel nostro Paese.
La ripresa dell’operatività per il Giappone, interrotti per la pandemia, sarà caratterizzata anche dall’inaugurazione dei servizi sullo scalo di Tokyo Haneda. Quest’ultimo, distante 20 chilometri dalla città, è più comodo rispetto a Narita, dove si atterrava in precedenza.
I voli Alitalia per Tokyo “Covid tested”, i controlli al ritorno
Se i voli Alitalia per Tokyo sono “Covid tested”, in senso inverso esiste il doppio controllo. Una modalità che è stata apprezzata dai passeggeri come dimostrano i dati delle prenotazioni di giugno: +100% rispetto a quelle di giugno 2020.
Per questo motivo, a giugno il volo per New York aumenterà le frequenze diventando quotidiano, per poi raddoppiare a due frequenze al giorno, a luglio.
Alitalia ricorda che tutti i suoi aeromobili vengono sanificati ogni giorno con prodotti ad alto potere igienizzante. In tema di protezione dal virus la compagnia ricorda che, grazie ai filtri Hepa e alla circolazione verticale, l’aria a bordo è rinnovata ogni tre minuti. Ed è pura al 99,7 per cento, come in una sala sterile.
La compagnia ha, inoltre, nel proprio pacchetto assicurativo “Alitalia Programma Viaggi”, una copertura valida per i casi di contagio da Covid-19.
Leggi dei voli a prova di Covid da Roma e da Milano per New York
Le novità estive Alitalia: tutti i voli
Oltre alle citate nuove frequenze per New York, nell’imminente estate il vettore riprenderà a collegare Grecia, Spagna e Croazia. E al tempo stesso incrementerà le frequenze verso Sicilia, Puglia e Calabria.
Nel dettaglio: sono aperte le prenotazioni da Roma Fiumicino per Santorini, Skiathos, Preveza, Cefalonia, Creta, Corfù, Mykonos, Zante, Dubrovnik e Spalato. Da Roma e da Milano Linate al via quelle per Rodi, Ibizia, Minorca e Palma di Maiorca.
A partire da giugno, la compagnia tornerà ad operare i collegamenti con Malaga e Marsiglia e da luglio con Tel Aviv e Algeri.
Da luglio saranno incrementate anche le frequenze verso le principali città europee. Quali? Londra, Madrid, Barcellona, Atene, Parigi, Nizza, Bruxelles, Amsterdam, Ginevra, Zurigo, Francoforte, Monaco, Malta, Tirana. Più i collegamenti per Tunisi e Il Cairo.
Maggiori anche i collegamenti nazionali. Da Fiumicino verso Cagliari, Olbia, Alghero, Catania, Comiso, Lampedusa, Palermo, Pantelleria, Bari, Lamezia Terme. Milano Linate: nuovi servizi per Roma, Cagliari, Olbia, Alghero, Palermo, Catania, Comiso, Lampedusa, Bari, Brindisi e Lamezia Terme.
Da Milano Malpensa, invece, incremento verso Cagliari. La Sardegna sarà raggiungere anche da Pisa e Bologna per Olbia, e da Verona verso Cagliari.
Viaggiare in Giappone: ecco le modalità sanitarie per entrare
Anche se i voli Alitalia per Tokyo sono “Covid tested”, bisogna comunque partire informati sulle norme messe in campo dalle autorità nipponiche. Norme che sono presenti sul portale Viaggiaresicuri.it del ministero degli Esteri.
Punto primo: al momento dell’arrivo, le autorità giapponesi, oltre a prendere visione del tampone effettuato all’estero entro le 72 ore dalla partenza del volo, effettueranno sul posto un test salivale. Secondo: la procedura prevede di attendere in aeroporto il risultato (3 ore circa).
Le autorità hanno stabilito ulteriori misure obbligatorie di quarantena per chi entra in Giappone da vari Paesi, tra cui l’Italia. I passeggeri andranno in isolamento per i primi tre giorni dal loro arrivo in una struttura indicata dalle autorità di quarantena giapponesi.
Le regole? Confinamento in una stanza di hotel di dimensioni ridotte, con i pasti forniti dalle autorità e senza alcun contatto diretto con l’esterno. Al terzo giorno, ulteriore test: se è negativo, si potrà raggiungere (non con i mezzi pubblici) il luogo prescelto, per terminare il periodo di autoisolamento fiduciario di 14 giorni.
Chi risulterà positivo dovrà osservare altri protocolli sanitari che verranno indicati dalle competenti autorità.
È poi sospesa la richiesta di un visto per effettuare visite brevi d’affari su invito di aziende locali. È altrettanto sospesa la possibilità di evitare l’isolamento fiduciario al rientro, per i titolari di Residence card che intendano lasciare il Giappone per un breve viaggio d’affari.
Per ulteriori approfondimenti, si può visitare anche il sito del ministero degli Affari Esteri giapponese.
L’Ente nazionale del turismo giapponese (Jnto) è contattabile in Italia, qui.