Mentre i voli Air France ritornano alla normalità pre pandemia, con un programma di collegamenti al 90% rispetto a 2 anni fa, il vettore transalpino espande i servizi ai clienti italiani. E introduce un assistente virtuale in lingua italiana raggiungibile tramite Whatsapp.
In pratica: la voce amica “Louis” e gli altri assistenti virtuali danno informazioni su cambi di prenotazione, verifiche delle pratiche di rimborso o cancellazione dei voli. Oltre alle informazioni relative alle policy Covid-19.
Questo servizio di assistenza è a disposizione dei viaggiatori che voleranno sulle 196 destinazioni dell’estate 2022 e oltre.
A riprova del fatto che i voli Air France sono ritornati alla normalità basta analizzare la rete dei collegamenti. Primo punto: il lungo raggio. Addirittura ora c’è una maggiore capacità rispetto a prima dell’emergenza sanitaria, con incremento verso Nord America, Africa, Caraibi e Oceano Indiano.
I voli Air France trainati dalla domanda verso il nord America
Sulla rete di lungo raggio, l’attività di Air France sarà trainata dalla forte domanda di voli verso Nord America, Africa, Caraibi e Oceano Indiano. Ossia verso regioni che durante la crisi hanno dimostrato resilienza.
In particolare, il vettore continua ad aumentare la capacità da e verso gli Stati Uniti. Ossia verso la sua principale destinazione a lungo raggio. Basti pensare che quest’estate opererà quasi 200 voli settimanali verso 14 destinazioni, il 20% in più rispetto all’estate 2019.
Esempio? Sospeso dall’inizio della crisi, il Parigi Orly-New York Jfk ha riaperto il 27 marzo, aggiungendosi ai voli per la Grande Mela in partenza dal Charles de Gaulle. In totale, quest’estate Air France opererà fino a 7 voli giornalieri tra le due città.
Ma non solo: Air France e Delta lanceranno anche un servizio “navetta” tra Parigi Charles de Gaulle e New York Jfk, con 8 voli giornalieri (6 voli Air France e 2 voli Delta). In pratica: da inizio giugno, ci saranno partenze regolari ogni una o due ore durante il giorno.
Ripresi anche i collegamenti tra Parigi Cdg e Dallas (fino a 5 voli settimanali) e Denver (3 voli settimanali).
In aumento anche i voli per il Canada, con un rinforzo della capacità del 25% rispetto ai livelli pre-pandemia. In questo modo sarà la prima compagnia aerea europea i tra Europa e Canada. Infine, un nuovo volo tra Parigi Cdg e Quebec City, in avvio il 17 maggio.
AF cresce anche sul medio-corto raggio e vara strategie sulle emissioni di CO2
I voli Air France torneranno ai livelli pre crisi anche sulle rotte per l’Africa.
Ci saranno due voli giornalieri da Parigi Cdg per Abidjan (Costa d’Avorio) mentre i servizi stagionali per Zanzibar (Tanzania) e Banjul (Gambia) saranno prolungati durante la stagione estiva.
La compagnia ha reso noto di voler mantenere la quasi totalità della sua rete in Asia con un numero ridotto di voli. Ulteriori frequenze aggiunte al programma dei voli per l’India (Delhi, Bombay, Bangalore e Chennai) per accompagnare la riapertura del Paese ai voli internazionali in vigore dal 27 marzo 2022.
Operatività simile ai livelli pre crisi anche per i collegamenti sulla rete a corto e medio raggio.
Infine, una nota di carattere ambientale sul programma di riduzione della CO2).
Nell’ambito dell’accordo di Parigi, la compagnia sta lanciando il programma Air France Act.
Si basa su 3 priorità: ridurre le emissioni dirette; ridurre le emissioni indirette; sostenere progetti che assorbono CO2 dall’atmosfera.
Uno degli obiettivi è quello di ridurre del 30% delle emissioni di CO2 per passeggero/km entro il 2030 rispetto al 2019. Entro il 2050, Air France mira a raggiungere la neutralità al carbonio. Per questo sta lavorando per definire una strategia sulla base di una serie di ipotesi, in particolare relative all’evoluzione del traffico.
Cinque le azioni prioritarie: rinnovo della flotta, maggior utilizzo di biocarburante (Saf), tecniche di eco-pilotaggio, ristorazione “responsabile” e sviluppo del trasporto intermodale con le ferrovie.