Dopo due anni di ferree chiusure, dal 21 febbraio 2022 l’Australia ha riaperto i suoi confini consentendo di viaggiare anche ai turisti, compresi coloro che provengono dall’Italia.
La grande novità è che, a partire dal 6 di luglio, i viaggiatori non sono più tenuti a presentare un Green Pass o un Plf – chiamato Digital Passenger Declaration – per entrare nel Paese.
L’unica misura che rimane necessaria è quella della mascherina FFP2 sui voli diretti in Australia e un visto.
In Italia l’obbligo di certificazione verde e Plf è decaduto il 1° giugno 2022. Questo significa che da quel giorno viaggiare dall’Australia all’Italia è possibile senza limitazioni.
Come ricorda il sito della Farnesina, nonostante le restrizioni si siano ampiamente allentate anche in terra australiana, il numero dei casi di positività al Coronavirus è ancora relativamente alto. Per questo vi consigliamo di rimanere costantemente aggiornati sui siti istituzionali, come quello del Dipartimento degli Affari interni australiano.
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PLF, Green Pass e tampone per andare Australia
Come abbiamo detto, dagli inizi di luglio non verrà più richiesto ai viaggiatori di presentare un certificato di vaccino (equivalente al nostro Green Pass “rafforzato”) né un modulo localizzazione passeggero (Plf).
Inoltre, a differenza di quanto accadeva precedentemente, ai titolari di visto non vaccinati non viene più richiesta l’esenzione per entrare nel territorio, ma possono accedervi liberamente.
Per quanto riguarda il tampone, invece, l’obbligatorietà di quest’ultimo dipende dallo Stato in cui ci si reca.
Le disposizioni dei singoli territori infatti possono modificarsi in base alle decisioni prese dalle autorità statali. Le regole possono cambiare con poco preavviso, contemplando anche misure di lockdown ove necessario. Per questo diviene fondamentale per i viaggiatori monitorare la situazione del singolo Stato in cui ci si reca e – consigliamo – sottoscrivere un’assicurazione di viaggio prima della partenza.
A questo proposito, vi segnaliamo che sul Sito del Governo Australiano è presente un’area dedicata alle informazioni sui singoli stati, reperibili a questo link.
Riapertura: il visto per l’Australia 2022
Il visto rimane sempre obbligatorio per i viaggi in Australia.
Per quanto riguarda i visti turistici, vi ricordiamo che i viaggiatori in possesso di un passaporto rilasciato da un Paese dell’Unione Europea, da Andorra, Islanda, Liechtenstein, Monaco, Norvegia, San Marino, Svizzera o Città del Vaticano possono richiederlo gratuitamente online tramite il sito del Dipartimento degli Affari Interni.
Dalla riapertura ufficiale a febbraio 2022, peraltro, il Governo Australiano sta valutando le richieste di visto attuali e passate, comprese quelle riguardanti i visti lavorativi.
A causa degli ovvi ritardi sulle pratiche, si è deciso di evitare di applicare alcuni criteri precedentemente necessari all’ingresso, come le priority fees, che servivano ad ottenere il visto in tempi più brevi a pagamento, e la regola “first come, first serve“.
Vi ricordiamo che esistono diversi tipi di working visa e dipendono da alcuni fattori tra cui il tempo di permanenza, il contratto e la tipologia di lavoro. I due tipi principali di visto sono quello di lavoro temporaneo, che dà diritto alla permanenza in Australia fino a 2/4 anni, e quello di lavoro permanente.
Per tutti i dettagli sulle richieste e le tipologie di visto rimandiamo al sito dell’Ambasciata d’Australia a Roma e al sito del Ministero degli Interni.