Oggi è la Giornata Mondiale del Turismo (27 settembre). Un focus dovuto, specialmente in ambito di viaggi aziendali, è quello sugli investimenti a favore di persone, pianeta e benessere in generale. Il Travel Sustainable Report 2023 di Booking.com, ci dice infatti che il 65% dei viaggiatori desidera scelte di viaggio “più sostenibili”.
Cerchiamo di approfondire proprio con chi è leader nel mondo delle prenotazioni online, questi aspetti sulla bocca di tutti ma, in termini reali, nelle mani di aziende e operatori del settore
Un settore, quello dei viaggi, dove l’Italia è riferimento ma non sempre la migliore e in cui le aziende possono sviluppare nuove frontiere. Ci sono limiti da superare ma anche opportunità da cogliere. I dati in mano ad Alessandro Callari, Regional Manager Italia, Israele e Malta di Booking.com, sono di quelli “mostruosi” per volumi e indici utili a capire, dove siamo e dove stiamo andando, nelle prenotazioni alberghiere o di alloggio e viaggio in genere, parlando di sostenibilità.
Invervista Booking.com sui Viaggi sostenibili
Cosa possono fare oggi il settore viaggi e le strutture ricettive, per un turismo più sostenibile?
“Alcuni dei nostri partner sono già ben informati, quando si tratta di questo argomento e hanno già diverse pratiche in atto. Tuttavia, la maggior parte di loro non ha ancora una formazione adeguata su questi temi. Nel 2021 abbiamo lanciato il nostro programma Travel Sustainable per i nostri partner, fornendo gli strumenti per misurare i loro sforzi di sostenibilità, oltre a condividere approfondimenti e best practice. Tramite manuali e contenuti dedicati sul nostro Partner Hub, sviluppato in collaborazione con esperti di sostenibilità.
I dati confermano che i viaggiatori vogliono viaggiare in modo più sostenibile, ma uno su quattro (44%) non sa dove trovare opzioni più sostenibili. Ad esempio, il 75% cerca esperienze autentiche che siano rappresentative della cultura locale e, in netto contrasto, il 40% non sa come o dove trovare questi tour e attività che di fatto avrebbero anche un ritorno positivo sulla comunità locale. Quasi due terzi delle persone intervistate affermano che starebbero meglio in un determinato alloggio se sapessero che lo stesso ha una certificazione o un’etichetta sostenibile.
C’è una reale opportunità per l’industria del turismo di adattarsi per soddisfare le mutevoli aspettative dei viaggiatori più consapevoli. Siamo consapevoli del fatto che la costruzione di un’industria dei viaggi veramente sostenibile richiede coordinamento e sforzi concertati: attraverso l’innovazione dei prodotti, il supporto dei partner e la collaborazione all’interno del settore, possiamo rendere i viaggi sostenibili più facili per milioni di persone in tutto il mondo”.
Quali sono le più evidenti di queste scelte sostenibili di cui si parla nel vostro report. care ai viaggiatori in tema di sostenibilità?
“Il nostro Sustainable Travel Report raccoglie i feedback di migliaia di viaggiatori in 35 paesi e territori, fornendo una fotografia delle loro opinioni, percezioni, abitudini e potenziali barriere quando si tratta di viaggi più sostenibili. In modo promettente, ogni anno, vediamo sempre più persone che esprimono l’intenzione di fare scelte di viaggio sostenibili, con la maggioranza (76%) che conferma di voler viaggiare in modo più sostenibile nei prossimi 12 mesi.
Inoltre, il 66% dei viaggiatori ci ha detto che vorrebbero lasciare i luoghi che visitano in condizioni migliori rispetto a quando sono arrivati. La maggior parte dei viaggiatori sta già adottando micro-abitudini sostenibili a poco o nessun costo: spegne l’aria condizionata della camera di hotel in cui alloggia prima di uscire o usa la propria bottiglia di acqua riutilizzabile.
Nel frattempo, molti viaggiatori fanno scelte consapevoli al di là delle abitudini quotidiane, come ad esempio quella di un trasporto più sostenibile: il 40% pianifica le visite turistiche in modo da fare lunghe camminate, andare in bicicletta o prendere i mezzi pubblici. Mentre il 43% prevede di viaggiare al di fuori dell’alta stagione, il che può anche contribuire a sostenere le strutture in periodi meno lucrativi dell’anno”.
Quali dettagli del programma Travel Sustainable, sono utili da condividere in chiave aziendale, il cosiddetto b2b?
“Siamo orgogliosi di aver lanciato il nostro programma Travel Sustainable nel 2021, che mira a dare ai viaggiatori la possibilità di individuare facilmente alloggi – tutti i tipi di proprietà, dagli appartamenti ai B&B e case vacanza – che hanno adottato misure per essere più sostenibili.
Lavorando con esperti del settore, abbiamo sviluppato una serie di pratiche di grande impatto per le strutture che possono essere suddivise in cinque aree chiave: rifiuti, energia e gas serra, acqua, sostegno alle comunità locali e protezione della natura. Questo quadro è poi ulteriormente suddiviso in 32 misure di sostenibilità specifiche o pratiche. Che le proprietà possono attuare: dall’eliminazione di articoli da toeletta monouso in plastica al passaggio a lampade a LED. Fino alla scelta dell’utilizzo di fonti di energia 100% rinnovabili o a quella di investire una certa percentuale di profitti nella comunità locale.
Il nostro programma è il primo di questo genere nel settore e si basa sui numerosi e importanti marchi di qualità ecologica e certificazioni già in vigore. Il suo obiettivo è quello di rendere il riconoscimento degli sforzi di sostenibilità raggiungibile per un numero sempre più alto di strutture in tutto il mondo. E di fornire ai viaggiatori un modo trasparente e facile per identificare i soggiorni sostenibili.”
–> In tema di sostenibilità nel mondo dei Viaggi d’Affari, altri dati recenti sono stati divulgati nel 2023 dalla Gbta.
