L’inflazione non colpisce solo qualcosa di specifico, ma tocca tutto e mentre il mondo del business travel tira fiato per la dovuta pausa lavoro, di fine anno, ecco i viaggiatori vacanzieri. Per loro, i rincari di Natale 2022 e capodanno 2023 sono sensibili, con qualunque mezzo si viaggi.
Per molti italiani la scelta di stare a casa è quasi d’obbligo, facendo bene i conti quando ci sono oneri da gestire mentre i costi dei viaggi salgono. Se si viaggia in auto, fare il pieno di benzina e gasolio è più caro dello scorso anno. Si indicano 7,5 euro in più di spesa, secondo Assoutenti. Alla pompa è soprattutto il diesel salito, di quasi il 10% rispetto a Natale 2021. Mentre la benzina certe volte è anche più economica, rispetto a un anno fa. A compensare il danno ci pensa il metano, per chi viaggi con quello.
Viaggi natalizi in aereo
Picchi di incremento spesa per che viaggia andando in aeroporto e prendendo un aereo. Sempre la fonte Assoutenti, parla di tariffe voli nazionali aumentate dell’80%, quelle dei voli europei del 94,1%. I biglietti aerei internazionali, salgono addirittura del 101,6%.
Qualche cifra? Per i viaggi di fine anno, volare da Roma verso mete esotiche sono migliaia di euro da conteggiare: Thailandia quotata oltre 2.200 euro, Maldive circa 1.500 euro; Seychelles altrettanto. Ci vogliono “solo” 1.200 euro per volare a Zanzibar, 900 euro per le Mauritius e poco oltre 400 euro per Sharm el-Sheikh.
Viaggi di fine anno in Italia
Pure chi viaggia in Italia, i rincari ci sono pur se non come quelli aerei: hotel e altre strutture ricettive mostrano tariffe, secondo la ricerca citata, mediamente più alte del 12,9% rispetto allo scorso Natale. Per chi scia gli skipass sono saliti, in media tra il 10% e il 13% rispetto alla scorsa stagione. Una settimana bianca, quest’anno, può costare tra i 1.400 e i 1.600 euro a persona.