Un termine noto agli addetti ai lavori che è anche una leva oggi utile, per molte agenzie, è il bleisure: un viaggio parte business e parte leisure. Di tendenza crescente, come ha spiegato di recente American Express.
Bleisure
Coniugare le esigenze professionali e personali è una sfida gradita al mercato. Il viaggio d’affari meno strettamente vincolato al lavoro, sia per la struttura sia per i servizi. In modo che chi viaggia per affari possa, volendo, decidere di estendere quella che da trasferta lavoro diviene soggiorno privato, magari nel week-end.
Un classico noto, pur poco praticato, anche dal mondo giornalistico vecchio stampo, spesso in viaggio per lavoro. La leva del cambiamento sembra essere stata l’ingresso sul fronte della “GenZ” che, secondo studi, non vuole esagerare con il lavoro come chi ha preceduto.
Non almeno tanto da sottrarre tempo alla sfera personale minima voluta. Quanto di meglio, allora, che un viaggio d’affari utile al business, ma anche ad altro?
Quanto i Boomers vedevano come rara eccezione, per Gen Z diventa norma gradita, voluta. Le carte premium American Express, tra le aziende che spiegano i dati di questi studi sul bleisure, aiutano questo nuovo tipo di viaggiatore.
Offrendo servizi di livello superiore ai classici da privato, come fast-track e lounge aeroportuali, upgrade camere e servizi alberghieri dedicati. Il pagamento flessibile, integrato, implementa policy variabili secondo il viaggiatore e il viaggio.
Numeri
Il bleisure si è molto evoluto dopo la pandemia. Il viaggio che mescolano lavoro e soggiorno in destinazioni turistiche ha generato globalmente 497,5 miliardi di dollari, nel 2022 secondo stime.
Ovviamente per agenzie, sistemi pagamento e strutture, combinare bleisure, remote working e vacanza moltiplicatore le opportunità verso la clientela, con permanenze più lunghe.
