Sono talvolta detti “taxi volanti” e interessano a molti, anche nell’industria automotive. Ora potrebbero uscire dallo streaming con video di realtà estere, dai campi prova, per diventare velivoli di servizio all’Aeroporto di Bologna. Sarebbe il primo vertiporto dell’Emilia-Romagna, attualmente in fase di studio per una infrastruttura che potrà fare da apripista, a iniziative analoghe diffuse in tutto il territorio.
Oltretutto in coerenza con il Piano Strategico Nazionale Advanced Air Mobility (AAM 2021-2030) di ENAC. Dal Marconi fanno sapere che gli studi per il vertiporto di Bologna avanzano, incaricata la società UrbanV. Al lavoro per sviluppare una rete di collegamenti tramite velivoli elettrici a decollo verticale.
Vertiporto a Bologna
In questo modo via a collegamenti inediti tra aeroporto e resto della regione. Gli EVTOL permetterebbero di raggiungere in modo rapido e sostenibile i principali punti di interesse bolognesi e dell’Emilia, in un raggio di oltre 100 km.
UrbanV sta curando ora il design dei vertiporti, ma anche la gestione delle operazioni e un teorico business plan, con rotte e tappe intermodali. Come per le auto Bev, si parla di dovute infrastrutture elettriche. A vantaggio di turisti ma anche viaggiatori d’affari. Con il business travel apripista di intermodalità e opzioni rispetto al traffico stradale.
Il progetto AAM è realizzato in partnership con Aeroporti di Roma, Gruppo SAVE e Aéroports de la Côte d’Azur, che hanno costituito insieme all’Aeroporto di Bologna la società specializzata UrbanV.