E’ un testa a testa tra Lufthansa e il duo easyJet-Cerberus per la vendita di Alitalia. Una “concorrenza” ben “costruita” dai tre commissari straordinari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, per non vendere il vettore “con il cappello in mano” (cit.Gubitosi), anzi “chi lo compra fa un affare” (cit. Idem). Un dualismo che sembra esser tale anche per i media, visto che Avionews dà per sicura la vendita al gruppo tedesco (leggi qui), mentre il Sole24Ore vede Cerberus insieme a easyjet in buona posizione (leggi qui), grazie la fatto di voler mantenere tutto il perimetro, o quasi, del vettore. Cosa che vorrebbe il governo. Che oggi, dalla bocca del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda vuole concludere il processo di vendita di Alitalia “prima delle elezioni”. Noi da parte nostra non parteggiamo per nessuno, semmai per i contribuenti, che per questa compagnia hanno negli anni sborsato migliaia di euro, ma anche per quei lavoratori del vettore che hanno sempre fatto il loro dovere (certamente non tutti…). Oltre che per i nuovi “arrivi”, tra cui anche una nostra vecchia conoscenza, per la quale ci sentiamo di fare sicuramente di fare il tipo (a tinte nerazzurre, conoscendo il personaggio, leggi qui). Un po’ meno per tutti quei lavoratori che si sentono “colpiti” per una nostra battuta, pure mal-interpretata in occasione di una presentazione o coloro che si arrampicano sugli specchi per giustificare i fiumi di denaro confluiti nelle casse del vettore negli anni e inesorabilmente bruciati. A questo proposito che fine faranno gli ultimi 849,6 milioni in cassa del prestito ponte del Governo di cui parlò Gubitosi al recente BizTravel Forum, leggi qui?
Vendita Alitalia, è testa a testa tra Lufthansa e il duo easyJet-Cerberus. Vedaimo le proposte (per quanto si possa sapere)
Settimana (forse) decisiva per le trattative sulla vendita Alitalia. Con i rumors che si susseguono sui media, sia quelli pro alla vendita a Lufthansa, sia quelli più orientati verso easyjet-Cerberus sia coloro che…vorrebbero vederla fallita una volta per tutte (e noi non siamo tra quelli, sia chiaro…). L’offerta del vettore tedesco dovrebbe attestarsi di 300 milioni per l’acquisto (non abbastanza per coprire il prestito ponte… neppure se salisse a 500 milioni) , per un 90/100 aerei e 6mila dipendenti. Con esclusione di handling e manutenzione. E la scure dell’alleanza, perché lasciare Skyteam per entrare in Star Alliance costerebbe, e dell’antitrust, che si è già mosso in Germania per un possibile monopolio su diverse rotte dopo l’acquisizione di Air Berlin (leggi qui).
La proposta di Cerberus piace di più perché così Alitalia rimarrebbe una compagnia forte-nazionale, con il coinvolgimento dei piloti e dei lavoratori tutti per attenuare quanto possibile le reazioni del personale di volo al piano-esuberi. Ma la proposta economica non è chiara e qui c’è lo scoglio del 49% massima di proprietà raggiungibile da parte di una azienda non comunitaria.
Vendita Alitalia. Chi vincerà ( o perderà direbbero i maligni…). Intanto il vettore continua a rinnovarsi
Dopo l’apertura di nuove rotte, il cambio divise e il taglio del management (leggi qui), arrivano in Alitalia anche gli investimenti in tecnologia, con l’annuncio che ormai i check-in digitali superano quelli al bancone, con il 56% del totale, con l’arrivo della nuova app entro Natale, con l’accordo con Travelport per l’utilizzo della soluzione Rich Content & Branding che garantirà una migliore distribuzione dell’offerta di prodotti e servizi del vettore e con il prossimo lancio, nel primo bimestre del 2018, di Discover Italy, il portale ideato da Alitalia in parternship con Touring Club e Gambero Rosso. per vendere tutto il meglio dell’Italia sul sito del vettore (o su una parte di esso). Insomma questa ennesima nuova Alitalia quando verrà venduta sarà veramente qualcosa di diverso dalla vecchio romano-centrica e compagnie che continua perdere milioni pubblici?