Il gruppo Uvet sbarca in Cina grazie a Made in Uvet, una joint venture con il fondo Zhong Xin Investment, parte del Gruppo Yong Chengdai, attivo nel settore turistico-immobiliare che partecipa alla società al 49%, contro il 51% della società guidata da Luca Patané.
Si tratta principalmente di un accordo “leisure” per gestire l’incoming di viaggiatori cinesi di profilo alto in Italia con un target di “50mila cinesi quest’anno, 300mila il prossimo anno e mezzo milione nel 2018“, spiega Patanè, che sottolinea il ruolo dell’ Expo “fondamentale per avviare la joint venture coi cinesi”. Per il 2016 annuncia un fatturato di 40 milioni di euro, di 200 milioni per il secondo anno e di 400 milioni per il 2018.
Ma se la società ha un’impronta turistica ciò non toglie che questa mossa va in direzione anche del business travel, poiché è una “operazione strategica in ottica futura non solo per il nostro gruppo, considerando il più che auspicabile aumento di clienti/viaggiatori di qualità provenienti dalla Cina, ma più in generale per l’economia italian. E prima dell’estate accoglieremo in Italia la prima delegazione di cinesi e forniremo ulteriori dettagli relativi all’accordo”.