GBTA Gibertoni intervista 2024

Un’italiana alla GBTA Europe Conference 2024 di Copenhagen, Elisabetta Gibertoni

Intervista alla Global Travel & Events Manager di LivaNova, presente a GBTA +VDR Conference 2024 di Copenhagen

Non si incontrano molti italiani alla GBTA + VDR Europe Conference 2024 di Copenhagen, soprattutto lato buyer, ovvero i travel manager. Tra chi venendo dal Bel Paese ha presenziato come noi di Mission, in mezzo al mondo del BT Europa traendo gli spunti di interesse argomentati dai molti relatori, nella tre giorni danese, Elisabetta Gibertoni.

Com’è presenziare a questo evento non molto popolare per l’Italia e cosa si porta a casa?

“La prima esperienza a GBTA Europe è molto positiva, per il respiro europeo ma non solo, con presenze anche dagli USA e comunque di aziende global come la nostra che tendenzialmente hanno una travel policy globale e un global travel management su più Paesi. In questo ambito ritengo sia importante fare sharing con gli altri travel manager.

Ho trovato interessante il Summit sulla sostenibilità. Si parla tanto di Sostenibilità nel Business Travel ma è poi difficile tradurre in azioni tangibili. Inizia a diventare rilevante la normativa Europea del report Scope 3 a cui il Business Travel appartiene. Tuttavia, come è emerso qui, non si tratta solo di ‘contare’ le emissioni di CO2, quando si parla di Sostenibilità, si parla di ESG: Environment, Social, Governance.

Preparare il futuro e governare le nuove tendenze, sono altre due tematiche di rilevo discusse qui a Copenhagen. È un momento di cambiamento, si è parlato di modern retail, di continuous pricing, di ecosistema; la partnership tra i vari attori – suppliers, TMC e Corporate Travel – diventa fondamentale.

Si è parlato anche di AI, di come potrà cambiare il BT ma deve ancora essere regolamentata nel trattamento dati, perché diventi una trasformazione vantaggiosa alla fine, per i viaggiatori”.

Un momento del “main stage” nella GBTA Europe Conference 2024 in Danimcarca

Tanti elementi utili da declinare poi sulla propria organizzazione. Quali sono i vostri target del momento?

“Il messaggio finale da Copenhagen è quello di pensare a BT come ecosistema, di non guardare solo ai numeri ma anche alle persone e anche essere travel centric, porre  il viaggiatore al centro”.

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