Una notte di passione in Turchia, che ha visto fallire il golpe di ieri sera al prezzo di circa 200 morti, di cui almeno 60 civili, mille feriti e 1563 golpisti arrestati. Il presidente Erdogan, dopo essersi rifugiato su un aereo, è tornato a Istanbul, ringrazia la popolazione che è stata decisiva nel fermare i golpisti. Molti infatti i civili uccisi, soprattutto ad Ankara. Polemiche internazionali sul mancato appoggio al governo democraticamente eletto da parte delle potenze occidentali e dagli Stati Uniti in particolare.
Anche perché il presidente ha accusato i sostenitori del religioso musulmano Fethullah Gülen di essere i fautori del colpo di stato di stanotte. Gülen, 75 anni, dal 1999 vive in una sorta di esilio autoimposto a più di ottomila chilometri da Ankara, in una fattoria di Saylorsburg, tra le montagne e i boschi della Pennsylvania, negli Stati Uniti. Stesso stato, sarà un caso?, dove si trova la Cia.
Gli aeroporti sono ancora chiusi. Qui sotto il messaggio che si legge sul sito della Turkish Airlines, compagnia globale con il suo hub proprio a Istanbul.