Con l’ingresso della nuova amministrazione Trump, le sfide si moltiplicano per chi si occupa di viaggi aziendali e non solo. Il tycoon al potere sta già mostrando il suo impatto, creando discussioni non solo dal punto di vista politico, ma anche economico e ambientale.
A dimostrazione di ciò, il Business Travel Show Europe ha rivelato un dato allarmante: la metà (48%) dei responsabili dei viaggi in Europa teme che, sotto la nuova presidenza, i costi per viaggiare verso e dagli Stati Uniti aumenteranno significativamente.
Le preoccupazioni non si fermano qui. Oltre alla questione economica, c’è anche il forte impatto sul clima. Il 44% degli interpellati è convinto che la possibile cancellazione delle normative sui cambiamenti climatici da parte di Trump indebolirà gli sforzi per contenere il riscaldamento globale.
Viaggiare verso gli Stati Uniti: una prospettiva incerta
I dati non mentono e mostrano un futuro incerto per chi deve organizzare viaggi verso gli Stati Uniti. Se solo il 9% dei responsabili dei viaggi si dice ottimista riguardo alle prospettive future, il 12% è già più reticente, mentre il 29% non si sbilancia, preferendo un atteggiamento di attesa. Le politiche di Trump, tra dazi commerciali, divieti sui voli e possibili cambiamenti legislativi in tema ambientale, stanno creando un clima di incertezza che rende difficile fare previsioni.
Jonathan Carter-Chapman, direttore marketing del Business Travel Show Europe, ha commentato: “Nonostante l’amministrazione Trump sia al potere solo da due mesi, le politiche che potrebbero influenzare i viaggi aziendali sono ancora in fase di cambiamento. Dazi, restrizioni sui voli, e potenziale legislazione ambientale stanno scuotendo il settore. Molti responsabili dei viaggi procedono con cautela e sono preoccupati per l’impatto sui costi. Le pressioni per ridurre i costi continuano ad aumentare, il che rende la situazione ancora più delicata.”
A tal proposito, la conferenza per gli acquirenti del Business Travel Show Europe di quest’anno ha previsto una sessione dal titolo significativo: “Come la geopolitica ridisegnerà il programma di viaggio della tua azienda”.
UK e UE: nuovi sistemi di controllo ai confini
Mentre le preoccupazioni internazionali continuano a crescere, anche sul fronte europeo non mancano novità che potrebbero influire sui viaggiatori d’affari. Il sondaggio ha infatti rivelato che l’83% degli intervistati è già familiare con il programma ETA del Regno Unito e con il programma ETIAS dell’Unione Europea, entrambi previsti per entrare in vigore nell’ultimo trimestre dell’anno. Questi sistemi di pre-autorizzazione potrebbero aggiungere un ulteriore livello di complessità ai viaggi transatlantici, costringendo le aziende a pianificare con maggiore attenzione.
Il settore dei viaggi aziendali per gli Stati Uniti sotto pressione
Il sondaggio, condotto tra 115 professionisti dei viaggi aziendali, evidenzia come l’incertezza politica e le nuove normative stiano influenzando la propensione a viaggiare. Un’analisi precisa dei dati suggerisce che l’industria dei viaggi aziendali è in un momento critico, con un forte bisogno di adattamento alle nuove realtà politiche, economiche e ambientali. Se, da un lato, ci sono segnali di resilienza, dall’altro lato i rischi e le difficoltà sono ben lontani dall’essere superati.
Le aziende, quindi, dovranno rivedere e ristrutturare i propri programmi di viaggio, tenendo conto di fattori geopolitici sempre più complessi.