Trimestrale positiva per NH Hotel, che sbarca a Londra con un NHow

La catena NH Hotel Group chiude un terzo trimestre con numeri piuttosto positivi, e annuncia lo sbarco del suo brand iconico, il NHow, a Londra all’interno di un progetto denominato “250 City Road”, e realizzato dal prestigioso architetto Norman Foster dello studio Foster + Partners, che ospiterà, nei suoi 8 piani, 190 stanze, un ristorante, un bar, una palestra e diverse sale riunioni. A partire dal 2019.

Oltre all’archistar Sir Norman Foster, il NHow di Londra, situato della zona denominata Tech City , tra i distretti di Shoreditch e della City of London, ha visto la partecipazione di altri artisti nella sua progettazione con OMA, fondato da Rem Koolhaas, Karim Rashid, Sergei Tchoban e Matteo Thun.

Il marchio NHow, lanciato proprio con quello di Milano e poi aperto anche a Berlino e a Rotterdam, con altri 9 in pipeline, tra cui il NHow Amsterdam RAI, un progetto a Santiago del Cile e, appunto, quello londinese si propone di offrire “un livello di ospitalità mai visto prima e mira a diventare il punto di riferimento dei più innovativi movimenti culturali, sociali e artistici delle grandi città, globalizzate e in continua trasformazione” come ha detto Federico J. González Tejera, Ceo di NH Hotel Group.

Ceo che è certamente contento dei risultati del gruppo che guida: per la prima volta dal 2008 il terzo trimestre presenta un risultato netto ricorrente positivo raggiungendo i 4,4 milioni di euro, 3,6 includendo l’attività non ricorrente, a fronte di una perdita di circa 5 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno.  Escludendo l’effetto della catena colombiana Hoteles Royal, acquisita quest’anno, da luglio a settembre, NH ha così incrementato i ricavi dell’8,3%, arrivando a 347,3 milioni di euro, con un Ebitda aumentato del 25%, fino a 38,2 milioni di euro. Tra i paesi migliori c’è l’Italia, che Spagna e Benelux, che trainano i risultati della catena, con un’occupazione cresciuta rispettivamente del 7,4%, dell’8 e del 4,9% nei tre paesi. Contro una contrazione nell’Europa centrale e in America latina.

 

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