Travelport, Ibm e Bcd Travel stanno lavorando a una soluzione blockchain per la riconciliazione delle commissioni alberghiere. Come noto, la tecnologia blockchain si comporta come un ‘registro online aperto’ e ha la capacità di raccogliere dati, basarsi su di essi in tempo reale e quindi riportare informazioni in modo indipendente e sicuro a qualsiasi partecipante al sistema, in base a un’autorizzazione condivisa.
La collaborazione tra i tre colossi nei rispettivi settori – tecnologia di distribuzione, IT e Tmc – è volta a migliorare il processo di giusta attribuzione delle fee di prenotazione del servizio di accomodation.
Il progetto è stato presentato alla convention di Gbta a Chicago, agli inizi di agosto. In questo panel gli esperti di Bcd Travel, Hyatt e Travelport hanno spiegato come la blockchain romperà gli schemi dell’industria alberghiera e della sua distribuzione. Con probabilità com’è atteso che Ndc faccia nel trasporto aereo.
Riconciliazione delle commissioni, un compito arduo
Per le Tmc si tratta di una questione delicata e sfidante. Ci sono problemi di controllo del tracciamento manuale dei dati, ad esempio. Sussiste una criticità di perdita di economie rispetto alla previsione di spesa. Infine è da considerare un impatto commerciale rispetto alla flessibilità delle fee e il duty of care.
I fattori che concorrono nel processo di prenotazione degli alberghi e impattano sulla riconciliazione delle commissioni sono: le modifiche dei viaggiatori presso la struttura, i no show, i pernottamenti gratuiti. Ma sono solo alcuni esempi che determinano le discrepanze e a loro volta generano costi e perdite di denaro.
”Risolvere questi aspetti è fondamentale per far sì che tutte le parti interessate nella transazione alberghiera siano debitamente compensate e, in definitiva, per garantire ai clienti un’esperienza di viaggio ottimale”, spiega Travelport in una nota.
Travelport Ibm Bcd Travel, blockchain una soluzione per tutte le parti
La blockchain si presenta come la soluzione ideale per affrontare la sfida. “Travelport e Ibm stanno attualmente collaborando con le parti interessate del settore per trasformare il test in un programma pilota attivo”, si legge.
“La tecnologia Blockchain applicata alla riconciliazione delle commissioni ha il potenziale di offrire un Roi (return on investment) reale sia ad un’agenzia di viaggi sia all’hotel”, osserva un portavoce di Travelport.
“Il nostro obiettivo è quello di mettere il ciclo di vita di una prenotazione sulla blockchain e riteniamo che ciò porterà alla trasparenza, alla fiducia e, in definitiva, un miglior volume di prenotazioni”.
Ha spiegato Ibm al panel durante Gbta Chicago: “Le società di distribuzione globale e i fornitori (alberghieri) trarranno beneficio da questo uso della tecnologia blockchain per rimuovere il loro dispendioso lavoro di riconciliazione. In tal modo potranno trascorrere questo tempo ad aggiungere nuove esperienze e contenuti per i viaggiatori. L’eliminazione delle ore impiegate a risolvere le controversie economiche, così come la tempestività e l’accuratezza delle informazioni consentiranno a tutti i partecipanti di concentrarsi su ciò che conta di più: il viaggiatore (aziendale nel nostro caso, ndr)”.
Argomenta Hyatt: “Dal nostro punto di vista, ci sono problemi di standardizzazione dei dati in tutto l’ecosistema tecnologico e per tutte le parti. Questa è una possibile soluzione per risolvere il punto. Francamente, abbiamo due obiettivi quando si tratta del nostro processo di pagamento: assolverlo in modo accurato e il più rapidamente possibile. Meno tempo impieghiamo tutti a pensare di ottenere la risposta giusta, meglio stiamo”.
Con la collaborazione di tre catene alberghiere, ora i partecipanti al progetto stanno mettendo a fattor comune i dati per ottenere una visione accurata e condivisa del ‘percorso’ della prenotazione e delle commissioni, in modo che tutti otterranno il proprio beneficio.
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