Ce ne siamo occupati, purtroppo, di frequente (leggi ad esempio: Foto notizia, il terrorismo globale in una mappa interattiva o clicca qui per la Mappa 2017), ma i rischi di viaggio e la loro gestione sono un tema sempre più attuale. E, visto l’attualità del tema, il Gist, Gruppo Italiano Stampa Turistica, ha organizzato un corso per i media intitolato “Travel risk e crisis management”, durante il quale hanno parlato esponenti della Scuola Etica & sicurezza de L’Aquila, perché i rischi di viaggio, sia per i turisti che per i business traveller possono provenire da quattro grandi aeree di rischio, “Naturali, tra cui abbiamo terremoti, uragani/tornadi, alluvioni ed eruzioni vulcaniche a seconda dei paesi visitati, Panemie e malattie, ora ad esempio c’è l’emergenza della Zika in Brasile, l’Instabilità e la violenza, dove mettiamo il terrorismo ma anche le violenze di strada, la criminalità e i sequestri” come ricorda Paola Guerra.
“La sicurezza è la buona gestione dei rischi e delle emergenze. Grazie alla conoscenza del pericolo. La vera sfida è creare persone e aziende resilienti” afferma Guerra, che sottolinea come “la sicurezza sia un bisogno, come dice anche la piramide di Maslow, e ha un significato ben preciso, ovvero Sine cura uguale senza preoccupazioni”.
Preoccupazioni che, oltre che il singolo, devono avere anche le aziende. Dove in generale c’è scarsa cultura. “Invece l’assioma è molto semplice: bisogna prevenire, fronteggiare e superare gli eventi, identificando le minacce, valutando i pericoli e il da farsi” dice Guerra, che ricorda come “gli esseri umani percepiscano il pericolo, non il rischio. Pericolo è ad esempio il coltello nel cassetto, il rischio è che il figlio di 5 anni lo usi. E quindi bisogna allinearsi sui pericoli, a seconda di scenario, settore, paese e contesto”.
Una volta allineati sui pericoli, che non si possono prevedere, tantomeno quello che è chiamato il Cigno Nero, vedi l’11 settembre, bisogna intervenire, perché la parola crisi, “in greco krino, vuol dire scegliere, decidere, mentre in latino vuol dire crisis, decisione, risoluzione, cambiamento repentino” argomenta Guerra.
Una volta capito il percorso che aziende e privati devono fare per fronteggiare nel miglior modo i rischi di viaggio, Luca Puleo parla degli “scenari di crisi internazionali” che impattano sulla sicurezza di chi viaggia (o di chi vive in quei paesi!): “Siamo in un periodo di riassestamento dopo la fine del bipolarismo. Il che ha comportato non un mondo più insicuro ma certamente più debole”.
Uno scenario di crisi di cui si discute ogni anno durante i tradizionali summit di Davos, dove quest’anno si è pubblicato l’11esima edizione di The global risk report 2016, dove 750 esperti hanno valutato 29 grandi problematiche nei paesi del mondo dove, quelle più urgenti sono il cambiamento climatico, le armi di distruzione di massa, la crisi idrica, i flussi migratori. Tutte problematiche che spingono alle crisi e ai pericoli di cui sopra….