I trasporti via terra nel business travel dopo l’emergenza Covid sono al centro di un rapporto congiunto di FreeNow (la App europea per la mobilità) e Gbta.
In questo rapporto, “Ground Transportation in Europe“, i ricercatori esaminano i modi in cui viaggiatori d’affari e travel manager europei di 7 mercati valutano e utilizzano varie modalità di trasporto via terra. E lo esaminano facendo confronti con ricerche simili condotte dalle due organizzazioni nel 2020.
«Questa è la seconda volta che collaboriamo con Gbta per sondare i manager e i viaggiatori dei viaggi d’affari» dice Fabio Griemens, direttore operazioni B2B di Freenow. «E lo facciamo per rimanere aggiornati sulle tendenze della mobilità nel settore alla comunità dei viaggi d’affari. Attualmente, il risparmio sui costi è una vera sfida per i travel manager, con il 43% che lo considera un punto dolente».
Questa sfida è legata anche all’inflazione e al conseguente aumento dei prezzi del carburante che comunque non frenano la ripresa del business travel.
«Il 50% dei viaggiatori d’affari ha anche affermato che l’aumento del costo del carburante, negli ultimi 12 mesi ha avuto un impatto sui loro viaggi d’affari. Le informazioni raccolte nel rapporto non sono solo essenziali per aiutare i nostri clienti e i responsabili dei viaggi d’affari in tutta Europa a gestire le strategie, ma aiutano anche noi di Freenow a fornire le soluzioni di cui i nostri clienti hanno bisogno».
Il commento di Gbta
«Dopo la pandemia, assistiamo a una ripresa del business travel e della vita in generale. Stiamo vedendo anche paralleli nel modo in cui anche il settore globale dei viaggi d’affari sperimenta questa trasformazione». Così ha aggiunto Suzanne Neufang, Ceo di Gbta parlando dei trasporti via terra nel business travel.
«Questa ricerca sui trasporti via terra nel business travel continua a far luce sia sulle capacità dei travel manager che sulle aspettative dei viaggiatori d’affari. In modo che i fornitori possano personalizzare le loro offerte per avere successo in questo modello in continua evoluzione».
(Scopri le tendenze nel business travel)
Trasporti via terra nel business travel, i risultati del rapporto
Questi i principali risultati della ricerca.
- La sostenibilità vola… a volte. Quasi il 40% dei travel manager europei ha affermato che l’approccio della propria azienda al trasporto via terra è più incentrato sulla sostenibilità e sui veicoli ecologici rispetto al 2019.
Tuttavia, le priorità dei viaggiatori d’affari differiscono rispetto a quattro anni fa. In testa agli obiettivi c’è sempre il risparmio sui costi di viaggio anche se scalano posizioni i temi del comfort e della sostenibilità nella scelta del trasporto via terra.
I viaggiatori d’affari sono anche disposti a intraprendere azioni per ridurre le emissioni di carbonio generate da questi mezzi di trasporto. Ad esempio, la maggior parte afferma che sarebbe disposta a noleggiare un’auto più piccola o a prendere più spesso i mezzi pubblici.
- Più scelte. In Europa molte aziende o Tmc utilizzano diversi mezzi di trasporto terrestri. Come auto a noleggio, treni a lunga percorrenza, trasporti pubblici in generale e taxi.
C’è poi chi prende in considerzione opzioni più recenti rispetto al 2020, come il car sharing (68% contro 54%) , eScooter (58% contro 42%) ed eBike (57% contro 44%).
- Applicazione vs. Soddisfazione. Chi ha curato il rapporto ha richiesto anche di indicare i tre principali punti di forza del loro programma di trasporto via terra.
I travel manager citano l’applicazione della travel policy aziendale, la sicurezza/dovere di diligenza dei viaggiatori, il risparmio sui costi e la facilità di pagamento/gestione delle spese.
Tuttavia, riconoscono anche le sfide e i punti deboli dei loro programmi. I tre principali punti critici includono la soddisfazione dei viaggiatori, la visibilità del reporting/della spesa e la sostenibilità.
Altri risultati del rapporto congiunto Freenow e Gbta sui trasporti via terra nel business travel
- Servizi attraverso la tecnologia. I viaggiatori d’affari apprezzano la comodità delle app di ride-hailing (taxi, Uber, Lyft) citando la facilità di prenotazione e i tempi di attesa più brevi. Ma anche di risparmio sui costi.
Apprezzano soprattutto quando la loro azienda ha un contratto con un fornitore che consente loro funzionalità esclusive, come l’importazione automatica delle ricevute per la rendicontazione delle spese.
– In aumento i trasporti pubblici. In media, i travel manager affermano che il 30% della spesa per i trasporti via terra della loro azienda è destinata ai trasporti pubblici. Circa il 20% della spesa è destinata ai taxi tradizionali mentre il 14% ai veicoli privati a noleggio.
Emblematico il confronto con lo stesso studio Gbta-Freenow del 2020: la spesa media per i trasporti pubblici rappresentava solo il 16% della spesa per i trasporti via terra. Mentre il 18% riguardava i veicoli privati a noleggio. Questo suggerisce maggiori sforzi di sostenibilità nei programmi di viaggio.
- È preferibile la varietà. Più della metà (53%) dei travel manager intervistati ha espresso interesse a contrattare con aziende che offrono molteplici modalità di prodotti e servizi di trasporto via terra. Tra questi: auto a noleggio, car sharing, veicoli a noleggio privato/ride sharing, eScooter ed eBike.
La difficoltà di tracciamento delle emissioni di CO2
- Difficoltà di tracciamento. La metà dei travel manager ritiene che sia più difficile monitorare le emissioni di carbonio derivanti dai trasporti via terra rispetto ad altre categorie.
Inoltre, un numero significativo di travel manager non è sicuro della percentuale di prenotazioni di veicoli elettrici. Sia per ridesharing (40%), sia per auto a noleggio (24%) o limousine/auto con autista (49%). Per questo tema indica una lacuna informativa quando si tratta di valutare l’efficacia delle iniziative di sostenibilità.
La raccolta dei dati è avvenuta tramite un sondaggio online tra gli acquirenti di viaggi Gbta dal 29 giugno al 31 luglio 2023. La raccolta delle risposte dei viaggiatori d’affari che avevano effettuato almeno un viaggio d’affari negli ultimi 12 mesi è avvenuta tra il 15 e il 18 luglio 2023 .
Gli intervistati provenivano da Regno Unito, Irlanda, Germania, Francia, Spagna, Italia e Polonia, con 105 acquirenti e 740 viaggiatori d’affari che hanno completato il sondaggio.