I trasporti da Roma all’aeroporto di Fiumicino si preparano a diventare a emissioni zero e volanti. Ai normali collegamenti ferroviari o stradali, infatti, si aggiungeranno quelli aerei a bordo di piccoli velivoli elettrici a decollo verticale. In grado di collegare il centro storico e i terminal in meno di 20 minuti.
Andando con ordine: la società tedesca Volocopter ha presentato “Volocity”, un taxi dei cieli che potrebbe entrare in funzione nel giro di 3 anni, a Roma e in altre città del mondo. Il progetto è pronto e i prototipi pure. Restano da completare il quadro delle norme di regolazione di volo e lo sviluppo dei “vertiporti” per il decollo verticale.
Queste aree sono infatti necessarie e normate a parte, per consentire la partenza e l’atterraggio dei nuovi mezzi di trasporto passeggeri, ma anche merci, come lo sono i droni.
Intanto Enac, Enav e Adr stanno lavorando per far sì che Roma sia tra le prime al mondo dove possa decollare questa nuova forma di mobilità aerea urbana.
Volocity potrà inizialmente trasportare un pilota e un solo passeggero, viaggiare a una velocità massima di 110 Km/h e coprire una distanza di 35 km. Una volta completato un viaggio, le batterie agli ioni di litio possono essere sostituite in 5 minuti. Il velivolo ha un peso massimo al decollo di 900 kg, 18 rotori alimentati da altrettanti motori.
Atlantia, holding focalizzata in investimenti nel settore aeroportuale e autostradale, nonché nello sviluppo di nuove forme di mobilità sostenibile, è il principale azionista di Aeroporti di Roma e Aéroports de la Côte d’Azur. Recentemente ha investito in Volocopter, insieme ad altre importanti società internazionali.
Trasporti da Roma all’aeroporto di Fiumicino con la UAM: mobilità aerea urbana
La società di gestione dell’hub internazionale di Fiumicino ha siglato un accordo anche con altri scali per sviluppare un network di vertiporti. Tra loro Venezia, Bologna e Nizza. Dalla collaborazione nasce Urban Blue, un progetto di mobilità sostenibile per lo sviluppo delle infrastrutture di mobilità aerea urbana.
La società, che è aperta a nuovi partner, punta all’espansione dell’Uam: mobilità aerea urbana.
Urban Blue si occuperà di studiare, progettare, costruire e gestire le infrastrutture indispensabili per permettere ai velivoli elettrici a decollo verticale (e-Vtol) di collegare gli aeroporti con le zone residenziali.
Il potenziale del settore è elevato, con un valore di mercato per l’Europa stimabile in oltre 4 miliardi di euro al 2030. La rete iniziale di vertiporti includerà le aree di riferimento dei partner fondatori. Potrà però essere ampliato su altre città. L’avvio delle operazioni è ad oggi pianificato entro il 2024.
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