test della saliva

Test della saliva per il Covid19, la vera svolta per i viaggi

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Il test della saliva per individuare la positività al Covid19 si fa strada come metodologia meno invasiva ed efficace. In Italia non se ne parla ancora diffusamente come alternativa valida, che può rapidamente “cambiare le regole del gioco” tra le misure di contenimento della pandemia. A luglio Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, ha avviato un progetto sperimentale con l’Università dell’Insubria per provare il test rapido salivare, coinvolgendo i dipendenti su base volontaria. In Veneto, il governatore Luca Zaia, tra i più forti sostenitori dei tamponi in aeroporto che via via la gran parte degli scali sta adottando, lo annunciato come risolutivo.

Ma è dagli Stati Uniti che verrà la spinta maggiore e gioverà ai viaggi d’affari. Infatti, i ricercatori della Yale School of Public Health hanno creato il test Saliva Direct, che due settimane fa ha ricevuto l’autorizzazione speciale (per l’uso di emergenza, ndr) dalla severissima Food and Drug Administration (Fda).

Test salivare COVID-19

Anzitutto, è poco costoso e occorrono 3 ore per il risultato. La disponibilità è attesa nel giro di poche settimane, si legge sulla stampa americana.

Inoltre, la Fda ha dichiarato che Yale prevede di pubblicare il suo protocollo come open source. Quindi i laboratori designati potrebbero seguirlo e realizzare prodotti propri, secondo le istruzioni.

«Abbiamo semplificato il test in modo che costi solo un paio di dollari per i reagenti e ci aspettiamo che i laboratori addebitino solo circa 10 dollari per campione», dichiara alla Cnn Nathan Grubaugh, assistente professore di epidemiologia a Yale.

A differenza di altri test che richiedono forniture specializzate, il Saliva Direct non richiede un tampone né un dispositivo di raccolta specifici. Può anche essere utilizzato con reagenti di più fornitori.

Tampone economico già utilizzato dall’NBA

E’ evidente che se si sviluppano alternative economiche come questa in diversi Paesi, si gestirà il business travel durante la pandemia anche prima di un vaccino.

I ricercatori di Yale affermano che l’accuratezza è alla pari con i risultati del tradizionale tampone nasale. L’Nba, la lega del basket, è tra i finanziatori di questo metodo e già lo utilizza per testare i portatori asintomatici del Coronavirus.

Vedi qui il Covid19 Tracking Project statunitense, che misura l’andamento della pandemia.

TEST DELLA SALIVA CORONAVIRUS PER I DIPENDENTI SEA

La società di gestione degli aeroporti milanesi ha sperimentato il test salivare e la toccatura lacrimale. Due procedure innovative individuate dall’ateneo varesino. Già da maggio l’università ne annunciava l’eccezionale rapidità, poi non c’è stato seguito.

«Sea ha deciso di partecipare a questa iniziativa a sostegno della ricerca in quanto l’esito positivo della sperimentazione consentirebbe l’utilizzo dei test salivari in aeroporto anche per i passeggeri e questo potrebbe rivelarsi una leva importante per la ripresa del trasporto aereo», spiega l’azienda aeroportuale.

Il bacino di viaggiatori di quest’area risulta di particolare interesse epidemiologico, perciò i ricercatori hanno chiesto a Sea di collaborare. Proponendo ai collaboratori (fino a 300) la partecipazione al test, entrando quindi a far parte del campione della sperimentazione.

«Il test permetterà di indentificare le persone positive prima che possano entrare all’interno di un luogo affollato, compresi aeroporti e voli aerei», sottolinea Sea.

Approfondisci sull’identità digitale in aeroporto, un’altra innovazione che trasforma il modo di viaggiare durante la pandemia.

A Treviso si sperimenta il test della saliva

Dal palco estivo di metà agosto dell’evento “Una montagna di libri” a Cortina d’Ampezzo, il governatore Luca Zaia ha annunciato che il gruppo di lavoro sul Coronavirus sta applicandosi anche sul test salivare.

Più recentemente, ha diluito i tempi della disponibilità del metodo di autodiagnosi del Covid-19. Mentre annunciava la gara pubblica per l’acquisto dei tamponi rapidi dalla Protezione civile a Marghera, ha precisato che ci vorranno mesi.

Chi si sta occupando della sperimentazione è il dottor Roberto Rigoli, direttore del laboratorio di microbiologia di Treviso e coordinatore delle 14 microbiologie del Veneto.

La regione guidata da Zaia si distingue per un elevato numero di tamponi eseguiti, oltre 1,4 milioni fino a pochi giorni fa.

Tra l’altro, i test rapidi che si effettuano oggi negli aeroporti sono stati brevettati a Treviso. E hanno ottenuto la validazione dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. Su richiesta del Ministero della salute e della stessa Regione Veneto.

Vedi nel tweet di Luca Zaia come funzionano i test rapidi Covid19

 

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