I test Covid19 per prendere un volo sono sempre più richiesti dalle aerolinee. Negli Emirati Arabi è Etihad airlines che ora lo offre gratuitamente a tutti i suoi passeggeri in partenza da Abu Dhabi fino al 31 marzo. L’iniziativa è possibile grazie ad una collaborazione con LifedX, una rete di laboratori diagnostici nella regione. I clienti possono prenotare il prelievo negli studi medici oppure a casa o in albergo.
Dopo avere prenotato il volo, i viaggiatori riservano il test molecolare tra le 48 e le 96 ore prima della partenza.
Il risultato negativo dell’esame va stampato e presentato al check in.
L’offerta non è valida per chi parte per la Cina.
Per questa meta è richiesto un prelievo effettuato secondo determinate caratteristiche, in cliniche approvate dal Governo cinese.
A questo proposito, la compagnia invita a consultare la pagina sul suo sito web “Travel updates” per gli aggiornamenti sui requisiti di ingresso nei Paesi e le eventuali quarantene all’arrivo.
I test Covid19 per prendere un volo e i vaccini allo staff
Intanto ad Abu Dhabi è iniziata la campagna di vaccinazione all’Etihad medical centre. Il siero anti Covid19 prodotto da Sinopharm viene praticato anche a tutti i dipendenti della compagnia aerea. Nonché ai loro familiari a carico, di età superiore ai 18 anni.
Il primo a vaccinarsi, in segno di sensibilizzazione, è stato il ceo Tony Douglas (nella foto).
«Oltre ad offrire l’indubbio beneficio di una protezione contro il Coronavirus, il vaccino è il mio modo personale di contribuire a creare un luogo di lavoro più sicuro e offrire una maggiore sicurezza all’intera comunità di Abu Dhabi», ha commentato.
Dall’Italia, attualmente le operazioni di volo prevedono il volo giornaliero da Milano. La ripresa del servizio da Roma è stata rimandata al 2 febbraio con 4 frequenze alla settimana,
Occupazione alberghiera negli Emirati Arabi
Secondo le ultime rilevazioni di Str Group, i principali mercati alberghieri negli Emirati Arabi Uniti hanno raggiunto o superato il 50% di occupazione.
Nella settimana dal 30 novembre al 6 dicembre, Abu Dhabi (69,0%), Ajman (66,5%) e Dubai (65,8%) hanno registrato i riempimenti più elevati.
Anche Fujairah (62,4%), Sharjah (53,9%) e Ras Al Khaimah (52,5%) hanno mostrato un continuo miglioramento di settimana in settimana.
Il 2 dicembre, festa nazionale degli Uae, gli alberghi hanno registrato il 73,5% di occupazione, il livello giornaliero più alto dal 28 febbraio (76,8%).
Il responsabile dei Medio Oriente e Africa della società di analisi alberghiere, Philip Wooller, motiva il risultato con l’impegno delle istituzioni coinvolte nella promozione della destinazione.
Str Group commenta il trend alberghiero
«Gli Emirati Arabi Uniti sono tradizionalmente uno dei mercati con le migliori prestazioni al mondo: ci aspettiamo che la regione continui a mostrare aumenti di occupazione durante la stagione invernale tipicamente forte, soprattutto dopo il recente annuncio di un corridoio di viaggio Regno Unito-Emirati Arabi Uniti».
Continua: «I viaggi internazionali sono in mezzo al fuoco incrociato della pandemia, ma gli Uae hanno fatto un ottimo lavoro nel generare domanda interna e proposte di staycation hospitality per spostare i tassi di riempimento nella giusta direzione. Le organizzazioni turistiche di Abu Dhabi e Dubai, nonchè le compagnie aeree Etihad ed Emirates, hanno svolto un lavoro fenomenale nel preparare la strada per il ritorno degli ospiti internazionali».
Gli eventi in presenza sono ripartiti
Ora non resta che attendere il ritorno del business travel, seguito dalla domanda di gruppi Mice e dagli eventi.
La fiera di elettronica di consumo “Gitex” a Dubai è stata svolta nella prima settimana di dicembre 2020 (vedila in questo breve video) mentre l’Arabian travel market 2021 è in programma a maggio.