Tecnologie negli aeroporti

Tecnologie negli aeroporti, le novità in arrivo dagli Stati Uniti

Negli scali d'oltreatlantico stanno diffondendosi sistemi hi tech che permettono ai passeggeri di rendere più sicuro e rapido il transito nei terminal

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Dal riconoscimento facciale e dell’iride ai controlli di sicurezza automatizzati e persino ai people mover: le tecnologie crescono negli aeroporti degli Stati Uniti. E lo fanno in maniera così repentina e capillare che molti ancora non ne conoscono le potenzialità e i vantaggi.

Negli ultimi mesi, il governo di Washington sta dando sovvenzioni a molti scali per lavori di manutenzione, riparazione e soprattutto di aggiornamento. Questo, con il fondamentale coinvolgimento dei gestori aeroportuali, ha portato a un aumento dell’uso delle ultime tecnologie.

La conseguenza è che per molti passeggeri, negli Usa il transito negli scali sta diventando sempre più automatizzato rispetto agli anni precedenti. I terminal d’oltreatlantico stanno peraltro seguendo quanto fanno gli hub di Asia e Medio Oriente, che utilizzano gli ultimi ritrovati per facilitare e snellire il transito dei passeggeri.

Un esempio? Il riconoscimento facciale per la verifica dell’identità di chi vola è sempre più diffuso. A volte, più che il volto, i sistemi leggono e riconoscono l’iride. Aeroporti e compagnie aeree stanno lanciando le carte d’imbarco biometriche, consentendo ai passeggeri di transitare dall’aeroporto e salire a bordo degli aerei utilizzando un’identità digitale.

(Leggi dello stop ai liquidi nel bagaglio a mano a Milano e a Roma)

Tecnologie negli aeroporti, il riconoscimento facciale fa miracoli

Le tecnologie negli aeroporti hanno trovato posto anche in altre operazioni. Altri esempi? Lo spostamento dei passeggeri tra vari terminal o la gestione di negozi al dettaglio.

E col governo federale che concede più sovvenzioni agli aeroporti statunitensi, i gestori hanno mano libera e usufruiscono di una spinta tecnologica che nei prossimi anni aumenterà.

Uno dei principali aeroporti statunitensi, l’aeroporto internazionale di Los Angeles, avrà presto un nuovo Automated People Mover. Il completamento è previsto per dicembre 2025 e l’inizio delle operazioni a gennaio 2026. Come si può intuire, aiuterà i passeggeri a muoversi più velocemente nei dintorni dell’aeroporto lungo 3,6 chilometri e con 6 fermate.

Sono treni che funzioneranno 24 ore su 24 e avranno una frequenza di due minuti tra le 9 e le 23. Collegheranno i terminal con i parcheggi, gli hotel e le stazioni degli autobus.

Ritornando al riconoscimento facciale, è ormai riconosciuto che abbia reso le operazioni aeroportuali più fluide e sicure.

Di recente, all’aeroporto di Tampa in Florida, un agente del Dipartimento della Sicurezza nei Trasporti ha sorpreso un passeggero mentre utilizzava in maniera indebita la tecnologia di riconoscimento facciale. Il viaggiatore in questione stava cercando di utilizzare un documento di identità e una carta d’imbarco destinati a qualcun altro.

Gli agenti in servizio sono naturalmente addestrati a effettuare anche controlli manuali sui titoli di viaggio e sui documenti. E la tecnologia negli aeroporti aggiungerà un ulteriore livello di sicurezza.

Da Delta ecco la carta d’imbarco digitale

Anche le compagnie aeree stanno facendo la loro, implementando soluzioni hi tech per migliorare transiti e imbarchi. Sempre negli Usa, in diversi aeroporti Delta Air Lines ha aree dedicate alla consegna dei bagagli da spedire. Questo consente ai passeggeri di fare questa operazione e di superare i controlli di sicurezza utilizzando la loro carta d’imbarco digitale.

Negli aeroporti, anche le vendite al dettaglio potrebbero vedere cambiamenti significativi negli anni a venire. In questo campo, l’aeroporto di Dallas Love Field (il secondo scalo della metropoli texana) è già all’avanguardia. Nel 2021, Hudson (una catena di librerie) ha aperto un negozio aperto ininterrottamente utilizzando la tecnologia Just Walk Out di Amazon. I passeggeri entrano in questa libreria dove non c’è personale e pagano il libro con la carta di credito, come se fossero davanti a un distribbutore automatico di bevande.

Oggi anche altri terminal americani hanno questo servizio.

Ma le tecnologie si fanno largo anche negli aeroporti di altri paesi. Un esempio arriva dall’India, dove le autorità dell’aviazione civile hanno creato l’app DigiYatra, che permette ai viaggiatori di caricare i propri documenti e la carta d’imbarco.

Attraverso il riconoscimento facciale, possono presentarsi al check in, ai controlli di sicurezza o ai gate senza in documenti fisici. E lo possono fare attraverso corsie dedicate, che velocizzzano le operazioni.

Entro il 2025, i gestori dell’aeroporto internazionale Zayed di Abu Dhabi prevedono di installare sensori in ogni punto di controllo dei terminal.

L’operazione è effettuata in collaborazione con il governo, che memorizzerà le informazioni biometriche dei passeggeri che per la prima volta arrivano negli Emirati Arabi Uniti.

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