Tecnologia nei viaggi d'affari

Tecnologia nei viaggi d’affari, come migliorarne l’utilizzo

Un sondaggio effettuato da Gbta mostra come tra le Tmc e le imprese del settore del business travel la tecnologia sia diffusa, ma non ancora utilizzata al meglio

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È giunto il momento che la tecnologia nei viaggi d’affari si trasformi, interrompa e ne acceleri la crescita. A studiarne i fenomeni è lo studio, “The Future is Now: Technological Transformation in Corporate Travel“.

Pubblicato dalla Global Business Travel Association, la principale organizzazione commerciale mondiale di viaggi d’affari, è reso possibile da Cvent, fornitore leader di tecnologia per meeting, eventi e ospitalità.

Sulla base di un sondaggio condotto tra i professionisti dei viaggi d’affari in Nord America ed Europa, il rapporto rivela alcuni dati interessanti. La raccolta dati è avvenuta tra il 6 e il 19 febbraio 2024 tra 388 persone.

Primo: l’88% degli intervistati delle società di gestione dei viaggi, il 74% dei fornitori e il 59% degli acquirenti di viaggi ritengono generalmente che la propria organizzazione faccia un buon lavoro con la tecnologia.

In tal senso, esiste però un’opportunità significativa nell’integrare nei programmi di viaggio tecnologie avanzate come l‘intelligenza artificiale e la blockchain.

Inoltre, mentre si prevede che la spesa per la tecnologia nei programmi di viaggio rimarrà in gran parte invariata, la maggior parte dei fornitori e dei professionisti delle Tmc afferma che nei prossimi 12 mesi la propria azienda aumenterà gli investimenti in tecnologia.

Investimenti in tecnologia nei viaggi d’affari

Tuttavia, le società alberghiere hanno molte meno probabilità di farlo rispetto ad altri tipi di fornitori. Il rapporto sottolinea la necessità per tutti i professionisti del settore dei viaggi di comprendere meglio e adottare una tecnologia avanzata nei viaggi d’affari per rimanere competitivi.

«La nostra vita quotidiana – privata e professionale – ha sempre più punti di contatto con la tecnologia. Per questo è normale che tali sistemi abbiano invaso anche il settore dei viaggi d’affari» ha affermato Suzanne Neufang, Ceo di Gbta.

«Il rapporto offre una panoramica del potenziale della tecnologia per fare di più, per abilitare e potenziare ulteriormente tutti gli aspetti del nostro settore».

(Leggi i dati del business travel italiano)

Le principali conclusioni del rapporto Gbta e Cvent

Queste sono le principali conclusioni del rapporto Gbta e Cvent.

AI e blockchain sono al primo posto. Il settore dei viaggi aziendali è sempre più aperto all’integrazione di queste tecnologie per migliorare l’efficienza e l’esperienza dei viaggiatori.

Tre quarti degli acquirenti di viaggi (75%) sono interessati ad adottare un chatbot basato su AI per rispondere automaticamente a domande specifiche sul loro programma. Metà degli acquirenti è interessata a prenotazioni (51%) o pagamenti (49%) basati sulla blockchain (51%).

La crescente affidabilità della tecnologia sta facendo nascere nuove figure. Secondo gli intervistati, un terzo dei programmi di viaggio (29%) sono seguiti da dipendenti a tempo pieno esperti in tecnologia. Una tecnologia che si basa su nuovi strumenti digitali per prenotare e per gestire le spese, per raccogliere dati o guidare la trasformazione tecnologica dell’intero programma di viaggio.

Il ruolo è leggermente più diffuso in Europa. Qui il 36% di chi compra un viaggio d’affari afferma che la propria azienda ha un dipendente dedicato, rispetto al 22% degli intervistati in Nord America.

Tecnologia nei viaggi d’affari, in Europa si investe più che in nord America

La spesa per la tecnologia dei programmi di viaggio varia in base alla regione. In media, gli acquirenti di viaggi d’affari stimano che il 18% del budget complessivo della loro trasferta sia speso per la tecnologia.

Nonostante l’aumento medio di tale budget, solo il 36% dei travel manager prevede che la propria spesa in campo tecnologico cresca. Anche in questo caso, le aziende europee hanno maggiori probabilità rispetto alle loro controparti nordamericane di aspettarsi un aumento della spesa per la tecnologia. I numeri? Il 43% contro il 30%,

Le Tmc hanno più probabilità di aumentare gli investimenti in tecnologia sia rispetto ai propri fornitori sia rispetto ai clienti. La maggior parte dei fornitori prevede che la spesa della propria azienda per la tecnologia nei viaggi d’affari sia in aumento.

L’83% dei manager di Tmc intervistati per il rapporto prevede un aumento del proprio investimento in tecnologia per migliorare le procedure interne. Il 79% investirà di più in tecncologie per incrementare la produttività e il “confort” dei business traveler.

Solo il 36% delle aziende clienti delle Tmc prevede di aumentare la spesa in tecnologia nel prossimo anno.

L’adozione della tecnologia in hotel. Il 37% degli intervistati che lavorano in aziende alberghiere ha detto che l’uso della tecnologia da parte della propria azienda ha margini di miglioramento. Una percentuale comunque superiore rispetto a quella dei fornitori di viaggi: solo il 10% di loro ha affermato la stessa cosa.

Gli hotel sono molto hi tech

Gli hotel che adottano la tecnologia sono molto soddisfatti. Gli hotel utilizzano comunemente piattaforme tecnologiche per semplificare i processi, commercializzare la propria proprietà e rispondere alle richieste di proposte (RFP) dei clienti aziendali.

Il 95% degli intervistati utilizza un software di gestione Property Management System, mentre l’81% ha una piattaforma Rfp specifica per il business travel. Il 75% possiede una piattaforma di vendita e marketing incentrata sugli eventi, il 63% un software di gestione per “bloccare” gruppi di camere e il 53% un software che crea diagrammi per eventi.

Il grado di soddisfazione? Decisamente alto, visto che due terzi degli intervistati che in hotel utilizzano queste piattaforme sono soddisfatti di ciascuna soluzione tecnologica.

«Crediamo da tempo nel potere della tecnologia per ottenere di più e migliorare il modo in cui operano le aziende e i risultati dello studio dimostrano che non siamo i soli a crederci». Così ha commentato Julie Haddix, direttore marketing di Cvent.

«Mentre la tecnologia nei viaggi d’affari prende sempre più piede, c’è ancora spazio per migliorare e per abbracciare le tecnologie emergenti. In Cvent, stiamo rendendo più facile farlo mentre continuiamo a integrare l’intelligenza artificiale nella nostra piattaforma».

 

(Visita Cvent.com per scaricare la ricerca completa)

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