Suzanne Neufang, la Ceo di Gbta (Global Business Travel Association), ha aperto i lavori dell’ultima conferenza di Gbta Italy, in programma lo scorso 5 ottobre presso il Nhow Milano. Dopo il suo intervento, ricco di dati che indicano una significativa ripresa dei viaggi d’affari non solo a livello globale, ma anche in Italia, l’abbiamo intervistata. E ci ha raccontato quali sono i progetti dell’associazione nel nostro Paese.
Potrebbe interessarti anche: Aumentare la sostenibilità del business travel, la ricerca Gbta 2023
Suzanne Neufang, Gbta: rafforzeremo la presenza in Italia
“La nostra missione è educare gli attori del mercato del business travel, condividendo con la nostra community le best practice sui temi centrali del settore”. Questa la dichiarazione di Suzanne Neufang. L’associazione propone un ampio calendario di eventi, che si tengono prevalentemente Bruxelles. “Vogliamo estendere il più possibile la nostra presenza globale, aiutando le aziende a comprendere che cos’è il business travel e in che cosa differisce dal turismo leisure”. Un intento chiaramente espresso dalla G dell’acronimo Gbta, “senza però trascurare le azioni a livello locale, soprattutto in mercati, come quello italiano, che presentano condizioni e caratteristiche specifiche. E proprio nella Penisola Gbta rafforzerà la propria presenza durante tutto l’arco dell’anno, proponendo non più soltanto un evento di riferimento a Milano, ma anche roadshow in altre città, come Roma o Bologna, e altre iniziative, in modo da coinvolgere sempre di più la community italiana”.
Differenze tra l’Italia e l’estero
Abbiamo chiesto a Suzanne Neufang quali ritiene siano le differenze tra la business travel industry italiana e quella estera. “In Italia – ci ha detto la manager – il tessuto produttivo è composto in prevalenza da piccole e medie imprese. Qui i travel manager non si occupano esclusivamente di viaggi d’affari, ma sono impegnati anche in altre mansioni in ambito HR, Procurement, Finance. Si tratta di uno scenario simile a quello presente in altri Paesi latini, come la Spagna, ma molto diverso da Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti, dove prevalgono i travel manager a tempo pieno. Il compito della nostra associazione è fornire anche ai responsabili viaggi ‘part time’ informazioni e risposte al momento giusto, tenendo conto delle modalità con cui gestiscono le trasferte all’interno delle loro aziende”.
Un compito importante perché, ci ha segnalato Suzanne Neufang, i volumi di BT gestiti in Italia sono alla pari con quelli francesi, sebbene quest’ultima conti rispetto a noi molte più imprese di grandi dimensioni.
Leggi anche: Futuro del trasporto aereo Italia, GBTA: si va verso il pieno recupero
Suzanne Neufang: la pandemia? Ha favorito i travel manager
Abbiamo chiesto a Suzanne Neufang un parere riguardo alla scarsa valorizzazione dei travel manager sul territorio italiano. “Io penso che negli ultimi anni la pandemia abbia aiutato questa professione, elevandone l’importanza. I travel manager si sono fatti portavoce della cultura aziendale e hanno fornito un contributo indispensabile sul fronte della comunicazione e della sicurezza dei viaggiatori”.
Business travel, un mercato resiliente
Durante l’evento Suzanne Neufang ha illustrato i risultati di uno studio realizzato da Gbta in collaborazione con Visa. Il campione includeva le aziende di 72 Paesi. I dati rilevano nel 2022 un incremento del 47% nei volumi globali di spese di viaggio, che hanno raggiunto quota 1,03 trilioni di dollari. “Questo trend – ha aggiunto Suzanne Neufang – si sta verificando anche nel 2023, con una previsione di incremento annuale del 32%. E nel 2024 i volumi torneranno ai livelli pre-pandemici (1,04 trilioni di dollari) più in fretta di quanto originariamente previsto”. L’aumento proseguirà fino al 2027, quando i volumi di spesa a livello globale saranno pari a 1,08 trilioni.
Tariffe in crescita
Sono in crescita, però, anche le tariffe. Secondo le previsioni di Gbta nel 2024 il costo medio di un volo aereo sarà di 780 dollari, in salita dell’1,8% rispetto al 2023. I pernottamenti costeranno in media 174 dollari (+3,6% rispetto a quest’anno). La spesa media per un noleggio auto giornaliero sarà di 49 dollari (+2,1%) e il costo medio giornaliero per la partecipazione a un meeting sarà di 174 dollari (+3%).
Focus sull’Italia
A seguire Suzanne Neufang si è soffermata sul business travel italiano, che con 24,1 miliardi di dollari (l’8,9% del totale) rappresenta attualmente il quarto mercato europeo per volumi di spesa e l’ottavo a livello globale. “Prevediamo che i volumi di spesa in Italia ritornino ai livelli pre-Covid nel 2024, un anno prima rispetto ad altre regioni del Vecchio continente”.
La ripresa però è già iniziata. L’anno in corso si chiuderà con una spesa di travel intorno ai 34,3 miliardi di dollari e un incremento annuo del 43%. Un tasso di crescita alla pari con il Regno Unito e superiore al 25% degli Usa o al 39% di economie emergenti come la Cina.
Suzanne Neufang illustra le nuove tendenze per i viaggiatori
Suzanne Neufang ha illustrato anche una survey che Gbta ha compiuto presso 4700 viaggiatori, soffermandosi in particolare sulle abitudini degli italiani. Il 71% ha compiuto da una a cinque trasferte di lavoro negli ultimi 12 mesi, una percentuale di poco inferiore alla media europea del 74%. Inoltre, nell’ultimo anno le nostre trasferte sono state più lunghe rispetto al passato: 3,91 giorni, contro la media europea di 3,55 giorni.
Tra le tendenze più rilevanti emerse dallo studio compaiono anche la tendenza a utilizzare frequentemente il treno per i viaggi di lavoro (37%, contro la media europea del 32%). Inoltre, è ampiamente diffuso il bleisure. Il 23% dei nostri traveller, infatti, negli ultimi 12 mesi ha aggiunto a un viaggio di lavoro qualche giorno di vacanza. Una media superiore di 4 punti percentuali rispetto al resto dell’Europa.