A rivelarlo è il nuovo studio GBTA, Global Business Travel Association: in tema di hotel i viaggiatori d’affari vogliono opzioni alberghiere convenienti, personalizzate, ricche di servizi e a prezzi competitivi. La ricerca, realizzata in collaborazione con HRS, evidenzia queste preferenze, rilevando però anche che le aziende non ne tengono abbastanza conto. I dati sono stati raccolti da un campione di 600 travel buyer e responsabili acquisti, oltre a quasi 2500 viaggiatori d’affari.
Nuovo studio GBTA, le lacune tra acquirenti e viaggiatori
La stragrande maggioranza degli acquirenti e dei viaggiatori concorda sul fatto che fattori come la vicinanza al luogo di lavoro (92% dei viaggiatori, 99% dei compratori) e il prezzo (85% dei viaggiatori, 94% dei compratori) sono importanti nella scelta di un hotel. Tuttavia, gli acquirenti potrebbero sottovalutare l’importanza di fattori esperienziali come la vicinanza a ristoranti e intrattenimento (84% di viaggiatori, 68% di acquirenti). E ancora, le recensioni di viaggiatori (80% di viaggiatori, 67% di acquirenti) e i benefici del programma fedeltà (70% di viaggiatori, 64% di acquirenti).
L’importanza della personalizzazione
Inoltre, quando si tratta dello strumento di prenotazione aziendale della loro azienda, i viaggiatori attribuiscono una maggiore priorità alla personalizzazione rispetto ai travel buyer. La metà (50%) del campione afferma di preferire il proprio strumento di prenotazione online rispetto al tool aziendale perché offre più hotel con servizi aggiuntivi. Solo un travel buyer su cinque (19%) si rende conto che questa è un’esigenza fortemente sentita dai viaggiatori. L’offerta di contenuti personalizzati durante il processo di prenotazione è indicata come importante dal 74% dei viaggiatori, contro solo il 62% dei travel buyer.
E in tema di pagamenti…
L’85% del campione dello studio GBTA indica come importanti per la gestione delle spese la facilità di compilazione delle note spese. Sono fondamentali, inoltre, un processo di approvazione delle spese semplice e la velocità nel rimborso. Inoltre, dallo studio GBTA emerge una propensione dei viaggiatori nei confronti dei sistemi di pagamento centralizzato. Le opzioni di pagamento diretto che eliminano la necessità di utilizzare una carta di credito personale potrebbero influire sulla decisione di quale hotel prenotare da parte del viaggiatore. Solo tre viaggiatori su dieci (30%) pagano normalmente per il proprio albergo tramite pagamento centrale o diretto. Tuttavia, l’88% afferma che se la propria azienda offrisse il pagamento centralizzato o diretto in un hotel, sarebbe propenso a prenotare questa struttura invece di un’altra che non offre questo metodo.
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Una soluzione win-win-win-win
“La percentuale dell’88% rappresenta un indicatore importante per i travel manager alla ricerca di espedienti per incrementare da parte dei viaggiatori la prenotazione di determinati hotel preferenziali e canali di prenotazione”. Questa la dichiarazione di Suzanne Neufang, senior vice president di Enterprise Solutions per HRS Americas. “Una volta che i viaggiatori utilizzano il pagamento diretto, lo preferiscono. E amano la semplificazione nella rendicontazione delle spese. Per le aziende, inoltre, queste soluzioni aiutano a far aderire di più i dipendenti al programma e ad acquisire un maggior numero di dati utili per le negoziazioni. Gli albergatori, infine, guadagnano grazie a un incremento dei volumi. E’ una soluzione win-win-win-win”.
“Costruire e gestire un programma di viaggio è un esercizio di equilibrio”, ha detto Hannah Jaffee, analista di ricerca GBTA. “Anche se la praticità è fondamentale per i viaggiatori d’affari, essi considerano le trasferte di lavoro come un’esperienza, e vogliono che le loro scelte in tema di hotel riflettano questo aspetto. Se la compliance all’hotel program rappresenta un problema, i buyer aziendali possono adottare una serie di accorgimenti strategici per assicurarsi che le preferenze dei viaggiatori siano tenute in conto durante le negoziazioni con i fornitori”.
Con l’hotel giusto il viaggiatore è più contento
Ma quanto pesano gli hotel sulla soddisfazione dei viaggiatori d’affari? Ce lo rivela un altro studio GBTA, il Business Traveler Sentiment Index realizzato questa volta in partnership con RoomIt by CWT. Dalla ricerca emerge che i voli sono una componente chiave per una positiva esperienza di viaggio. Al 54% dei passeggeri è capitato un disguido riguardante un volo, il 52% ha fronteggiato un ritardo, mentre il 40% una cancellazione. Tuttavia, le componenti di viaggio più strettamente correlate alla soddisfazione del viaggio sono di tipo alberghiero. Tra queste il soggiorno in hotel, la prenotazione aerea e alberghiera, il processo di check-in/check-out dell’hotel e il pagamento per l’organizzazione del viaggio.
Convenienza e wi-fi
La convenienza e la presenza del wi-fi sono in cima alla lista dei fattori più importanti per i viaggiatori d’affari. I business traveller latino-americani (52%) e nordamericani (44%) sono molto più propensi a soggiornare in un hotel in una posizione vicina al luogo di lavoro. Questo fattore conta decisamente meno per i viaggiatori in Europa (32%) o Asia Pacifico (30%). Alcuni servizi alberghieri, come la colazione gratuita e la possibilità di acquistare o utilizzare a propria discrezione premi e vantaggi (di un programma fedeltà, ad esempio), sono anch’essi molto indietro nell’elenco dei fattori che contano di più per i viaggiatori d’affari.
Un occhio al benessere
Lo studio GBTA rivela anche che l’88% dei business traveller attribuisce valore alla presenza in hotel di sale fitness. L’attenzione al benessere riguarda anche altri aspetti: la presenza di acqua potabile filtrata in camera (77%), un’alimentazione sana (73%) e la disponibilità di purificatori d’aria (71%).
In generale, le principali preoccupazioni per il benessere dei business traveller includono la mancanza di sonno (37%), lo stress generale dei viaggi (34%) e un’alimentazione non sana (33%).
A proposito di GBTA
La Global Business Travel Association (GBTA) è un’associazione della filiera di viaggi d’affari e meeting con sede a Washington, D.C. e attività in sei continenti. Gli oltre 9.000 membri gestiscono spese di viaggio per 345 miliardi di dollari. Da un anno è attivo un gruppo di lavoro italiano di Gbta, ne abbiamo scritto in questo articolo.