Gbta e Cwt, con il supporto di Carlson Family Foundation, hanno pubblicato il quinto Global Travel Forecast annuale (scarica qui lo studio). Secondo lo studio, nel 2019 le tariffe di hotel e voli aumenteranno rispettivamente del 3,7% e del 2,6%. Un incremento causato anche dall’economia globale in crescita e dall’aumento del prezzo del petrolio.
Da Gbta e Cwt i fattori che faranno crescere le tariffe
Secondo lo studio di Gbta e Cwt, il settore dell’aviazione sarà caratterizzato dall’introduzione di voli a lunghissimo raggio. Inciderà sull’industria anche una crescente concorrenza da parte delle compagnie aeree low cost, che non solo si moltiplicheranno, ma combatteranno anche per le rotte a lungo raggio. Inoltre, si registrerà una spinta delle compagnie aeree verso la New Distribution Capability (Ndc).
Le tariffe aeree potrebbero diventare più care a causa dell’aumento dei prezzi del petrolio. Incideranno sulle tariffe anche la pressione competitiva derivante dalla scarsità di piloti, e potenziali guerre commerciali e una ulteriore segmentazione delle tariffe per migliorare la redditività.
Studio Gbta e Cwt, le previsioni regione per regione
In Asia-Pacifico l’aumento atteso per le tariffe 2019 è del 3,2%. La domanda rimane elevata in Cina e si prevede che il Paese diventi entro il 2020 il più grande mercato aereo del mondo.
Nel 2019 le tariffe dei voli del paese dovrebbero crescere del 3,9%. Incrementi si registreranno anche in Nuova Zelanda (+7,5%) e India (+7,3%). Quest’ultimo dovrebbe diventare il più grande mercato aereo del mondo entro il 2025. L’unica eccezione in questa regione in forte espansione è il Giappone, le cui tariffe sono attese in diminuzione del 3,9% a causa della capacità aggiuntiva offerta nel Paese in vista dei Giochi Olimpici nel 2020.
E veniamo a Europa, Medio Oriente e Africa. Secondo Gbta e Cwt i viaggi aerei dovrebbero continuare a crescere in Europa occidentale, con prezzi in aumento del 4,8%. L’incremento sarà particolarmente pronunciato in Norvegia (+11,5%), seguita da Germania (+7,3%), Francia (+6,9%) e Spagna (+6,7%). L’Europa orientale, nonché il Medio Oriente e i Paesi africani, invece, dovrebbero registrare un calo rispettivamente del 2,3% e del 2%.
Le tariffe in tutta l’America Latina dovrebbero scendere del 2% nel 2019. Il Nord America, infine, vedrà i prezzi salire di un modesto 1,8%.
Studio Gbta e Cwt, ecco come andrà l’hôtellerie
Secondo lo studio di Gbta e Cwt l’andamento delle tariffe alberghiere nel 2019 sarà trainato dall’incremento generale del trasporto aereo, che alimenterà la domanda di camere. Anche la tecnologia giocherà un ruolo importante. Gli hotel stanno infatti introducendo nuove modalità per personalizzare l’esperienza degli ospiti. L’aumento della penetrazione del mobile, d’altra parte, sta spingendo i travel manager a offrire ai loro viaggiatori app che permettono anche una maggiore autonomia nelle prenotazioni, favorendo al tempo stesso il rispetto della policy. Ulteriori fusioni, così come una accresciuta competizione tra hotel di fascia alta e di fascia media, anche a causa di una ricerca sempre più spinta di “boutique hotel” da parte dei viaggiatori più giovani, saranno all’ordine del giorno.
Studio Gbta e Cwt, tariffe in crescita in Europa
In Asia-Pacifico, le tariffe degli hotel dovrebbero aumentare del 5,1%. Si registreranno però ampie differenze tra i singoli Paesi. Ad esempio si attende un calo del 3,2% in Giappone e un rialzo dell’11,8% in Nuova Zelanda. In Australia, il numero di nuove camere disponibili nel 2019 e 2020 aumenterà in modo importante, con una crescita del 3,4% dell’offerta totale per ciascun anno.
Sono attesi inoltre incrementi del 5,6% in Europa occidentale. Nell’Europa Orientale, invece, si prevede un calo dell’1,9% e dell’1,5% in Medio Oriente e Africa. Anche in questo caso sarà la Norvegia a trainare con un rialzo dell’11,8%. A seguire, la Spagna (8,5%), la Finlandia (7,1%), la Francia e la Germania (6,8%).
In Nord America i prezzi degli hotel saliranno del 2,1% (+2,7% in USA). In America Latina, i prezzi degli hotel sono attesi complessivamente in calo dell’1,3%, con flessioni in Argentina (-3,5%), Venezuela (-3,4%), Brasile (-1,9%) e Colombia (-0,7%). Cile, Perù e Messico, invece, dovrebbero vedere rispettivamente aumenti del 6,4%, 2,1% e 0,6%.
Le previsioni 2019 per il trasporto via terra
Nel prossimo anno i prezzi del trasporto via terra dovrebbero aumentare solo dello 0,6% in Nord America, mentre nelle altre aree geografiche resteranno stabili. Tuttavia, entro il quarto trimestre del 2019, si delineerà una tendenza all’aumento delle tariffe da parte delle società di autonoleggio.
La gestione della mobilità via mobile continuerà ad aumentare. L’utilizzo tra i viaggiatori delle app di “chiamata”- sia che si tratti di taxi o di servizi di auto private – crescerà ancora così come diventeranno sempre più popolari le auto on-demand, il car sharing, le auto elettriche e le “connected car”. La tecnologia di queste ultime, in particolare, ha il potenziale per cambiare l’intera industria automobilistica. Le tariffe rimarranno mediamente stabili in tutte le regioni del mondo.
Le previsioni per l’Italia
Per quanto riguarda l’Italia, i buyer potranno attendersi anche per il nostro Paese un aumento delle tariffe aeree (in media il 5,5%). Il valore più elevato riguarda le tratte intercontinentali in classe business (+5,9%), seguite dalle tratte domestiche in economy (5,6%). Anche sulle rotte continentali le percentuali di incremento saranno significative: +5,1% per l’economy e +4,9% per la business. Qui la tabella riassuntiva:
Per le tariffe alberghiere sono attesi rialzi in media del 6,3%, con valori abbastanza omogenei tra le categorie (+6,1% per gli hotel up-scale, +6,4% per quelli di fascia media, vedi il grafico sotto).
Per il trasporto via terra i prezzi sono previsti in crescita del 4,8%, in linea con le performance degli altri grandi mercati europei.
“Mentre la maggior parte dei mercati più importanti sembra essere nella giusta direzione, continuano a persistere rischi per l’economia globale. Questi rischi sono legati all’ascesa di politiche protezionistiche, alla possibilità di guerre commerciali e all’incertezza derivante dalla Brexit”. Ad affermarlo è Michael W. McCormick, direttore esecutivo e Coo di Gbta. “Questa previsione fornisce ai buyer dei servizi di viaggio una migliore comprensione del mercato globale e dei principali driver delle tariffe. Evidenzia infatti come la chiave per costruire travel program di successo sarà quella di tenere sotto controllo uno scenario globale in continua evoluzione e reagire prontamente”.
Di recente Gbta ha fondato il suo capitolo italiano. Scopri i dettagli.