Non serviva attendere la divulgazione dell’annuale “Aerospace, Defense and Aviation Outlook 2024” di AlixPartners, per sapere che l’industria della difesa (o militare) continuerà a rafforzarsi, grazie all’esplosione dei bilanci della difesa in seguito al conflitto in Ucraina e alle tensioni nel medio oriente. Si prevede che anche il settore della Spazio continui la propria crescita in misura significativa.
Industria militare a livelli mai visti, USA Russia e Cina
La spesa militare globale ha raggiunto un nuovo massimo storico di 2.300 miliardi di dollari nel 2023. Sesto anno consecutivo di crescita. Gli Stati Uniti rimangono primi, con il 38% della spesa globale ma un bilancio stabile. L’Europa, invece, ha assistito a un cambio di paradigma con un aumento senza precedenti: +14% in un anno.
L’Ucraina ha registrato la crescita più forte, con un aumento del 51%, e la sua spesa militare rappresenterà più del 36% del suo PIL nel 2023. La Russia ha visto un aumento annuale della spesa militare del 29% nel 2022 e del 23% nel 2023, raggiungendo il 6% del PIL.
La Cina continua la crescita delle spese militari (28 anni di crescita continua) e punta a diventare il contrappeso mondiale alle nazioni occidentali. Gli effetti del conflitto tra Israele e Palestina porteranno ad un incremento significativo della spesa in tutta l’area del Medio Oriente.
Chi esporta di più nel settore Difesa e Militare
Le esportazioni globali dell’industria della difesa sono diminuite complessivamente del 3%, a causa delle minori esportazioni da parte della Russia (-53%) e della Cina (-5%). Al contrario, le esportazioni sono aumentate da parte degli Stati Uniti (+17%), dell’Europa (+5%) e della regione Asia-Pacifico (+13%), guidata dalla Corea del sud.
Germania e Francia sono tra le prime 5 nazioni per export, ma mentre la Francia ha aumentato l’export del 47%, la Germania lo ha ridotto del -14%, aumentando la differenza tra le due nazioni.
Stati Uniti e Russia sono i paesi dominanti nell’export dei diversi segmenti militari; in Europa l’industria della difesa francese è quella meglio rappresentata nei vari segmenti. La crescita è prevista in tutti i segmenti, ma è particolarmente pronunciata per i missili e l’artiglieria.
Lo spazio al centro della disruption
L’industria spaziale sta accelerando, con una crescita del 6,3% nel 2023, e rappresenta un mercato da 510 miliardi di dollari. Dominato in larga misura dai servizi, è fortemente concentrato negli Stati Uniti. Tuttavia, i suoi operatori devono far fronte a diverse forze dirompenti: il declino strutturale del mercato dei satelliti geostazionari, lo sviluppo di costellazioni in orbita terrestre bassa (LEO) il cui modello di business non è peraltro ancora consolidato, la concorrenza di grandi operatori integrati come SpaceX ma anche di start-up innovative e l’aumento massiccio dei finanziamenti per lo spazio.
La guerra in Ucraina e altri fattori geo-politici stanno portando a un considerevole aumento dei finanziamenti per i programmi spaziali, vista la sempre maggiore attenzione dei governi mondiali e delle agenzie della difesa al controllo dello spazio.
Differenze di spesa tra Paesi
Esistono differenze sostanziali tra il mercato degli Stati uniti e quello europeo. Il mercato USA è trainato da una spesa di circa 60 miliardi di dollari, guidata dalla Difesa con Space Force per il 40% e dalla Nasa per un altro 40%, con alte barriere all’ingresso e grandi operatori internazionali della difesa molto attivi.
L’Europa ha invece una spesa di circa 15 miliardi di dollari, un quarto di quella americana, con un mercato più frammentato e operatori mediamente più ridotti.
Il budget dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) è aumentato mediamente del 4,4% annuo negli ultimi 10 anni, con un focus sempre più forte su programmi di osservazione della terra e degli impatti climatici. Il budget dell’agenzia spaziale USA NASA è invece aumentato del 2,5% annuo negli ultimi 10 anni, ma rimane sempre su un livello di quasi il triplo rispetto all’ESA.