La sostenibilità ambientale nel business travel è un tema molto caro ad Alma Travel che da quasi 40 anni è l’agenzia di viaggio di Legambiente. L’associazione no profit che si adopera per favorire un futuro migliore nella gestione del cambiamento climatico, attraverso il volontariato e la partecipazione attiva dei cittadini è impegnata nella campagna Tartalove. Anche Alma Travel sostiene la raccolta fondi che mira a salvare le tartarughe marine minacciate dall’incuria e dall’uomo.
«Ogni anno in Italia 10.000 tartarughe Caretta Caretta muoiono a causa di catture accidentali, ingestione di plastica e traffico nautico – spiega l’associazione -. Oltre a ciò, i nidi sono a rischio, ma anche grazie a Legambiente alcune migliaia di piccoli ogni anno possono raggiungere il mare in sicurezza».
Dall’anno scorso 50 centesimi di euro per ogni biglietto aereo emesso viene devoluto a questa iniziativa. Ne abbiamo parlato con Riccardo Ricci, socio fondatore di Alma Travel, scoprendo che le radici della sostenibilità ambientale nel business travel affondano in terreni di grande concretezza. Infatti, l’agenzia di Roma invita espressamente le sue aziende-clienti a consumare meno CO2 durante le trasferte. Vediamo come.
Quali sono i vostri consigli per impostare una travel policy improntata alla sostenibilità?
«Indichiamo sempre nei documenti di viaggio il consumo di CO2 secondo il mezzo di trasporto: in questo modo il viaggiatore può operare una scelta consapevole e scegliere la trasferta più eco friendly.
Il problema era però convincere le aziende a passare dal volo aereo al treno (il 60% delle trasferte aziendali avviene sulla tratta Roma-Milano). Qui d’accordo con i fornitori (Trenitalia ed Italo) abbiamo stipulato degli accordi corporate che forniscono all’azienda risparmi fino al 50% sul prezzo dei biglietti.
In questa maniera abbiamo spostato il traffico dall’aereo al treno che ormai è scelto per il 70% delle trasferte. In aggiunta, ove disponibili, cerchiamo di noleggiare auto ibride od elettriche per gli spostamenti dell’ultimo miglio».
La filosofia green viene applicata anche in agenzia?
«Sì. Da qualche anno siamo certificati ISO 14001:2015 per la gestione dell’impatto ambientale. Compriamo solo auto aziendali ibride, usiamo solo illuminazione Led, utilizziamo stampanti con cartucce a cera che non producono scarti. Insomma diciamo che l’attenzione per l’ambiente è un po’ un nostro punto cardine ed il progetto Tartalove rappresenta un ulteriore passo in questa direzione».
Che arricchimento professionale e umano vi ha portato l’essere l’agenzia di viaggi di Legambiente?
«Collaboriamo con Legambiente da oltre 30 anni e vi assicuro di non aver mai trovato delle persone così entusiaste del proprio lavoro. Con il loro supporto stiamo cercando di promuovere degli itinerari green da vendere ai turisti in arrivo a Roma in alternativa ai classici tour.
Sapete che nel centro di Roma esiste una delle più grandi fattorie urbane d’Europa ? Nella riserva naturale di Montemario c’è un’azienda agricola che produce ortaggi e miele, ma pur vivendo nella capitale nessuno la conosce. Ecco, ci piacerebbe supportare un turismo più green rispetto al mordi e fuggi che sta dilagando».
Perché avete deciso di orientare la vostra CSR proprio al progetto Tartalove?
«E’ stato un puro caso. Un giorno torna mia figlia da scuola (faceva la seconda elementare) e mi fa vedere un disegno. In classe vevano parlato di ambiente e lei aveva disegnato una tartaruga che nuotava nel mare con un sacchetto di plastica ed ho pensato che non fosse giusto per i nostri figli avere questa visione della natura.
Il giorno dopo ho chiamato una persona che conosco in Legambiente e gli ho chiesto se tra le tante iniziative ce ne fosse una che salvaguardava le tartarughe. Per fortuna avevano da poco iniziato il progetto Tartalove e mi è venuto spontaneo offrire un contributo».
Sul sito web di Alma Travel si legge: «Da oggi proveremo insieme a salvare le tartarughe marine», scoprite di più in questo video.
Sostenibilità ambientale nel business travel con Alma Travel, la storia
Nell’ottobre del 1972 i due soci fondatori, Vittorio De Spuches e Gabriele Ricci, fondavano l’agenzia a Roma in Via Salaria 205. «All’epoca era un lavoro pioneristico: solo 13 agenzie di viaggio a Roma e poco più di 500 in tutta Italia», spiegano. Specializzata da subito nel settore business travel e incentive fornisce servizi alle grandi aziende. «Negli anni ‘80 e ‘90 utilizzavano innumerevoli viaggi d’incentivazione per i propri dipendenti e si organizzavano tanti congressi medici per le case farmaceutiche».
Alma Travel ha successivamente ampliato il raggio d’azione e sviluppato il settore incoming da Nord America, Canada e Nord Europa. Infine si è dedicata anche all’outgoing con destinazioni come la Spagna, i Caraibi, il Centro America ed il Sud America.
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