Sondaggio Gbta

Sondaggio Gbta 2023, più business travel per il 78% delle aziende

Una "survey" fatta dall'associazione globale del corporate travel mostra chegià a inizio anno le aziende e i dipendenti indicano un maggior ricorso ai viaggi di lavoro

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Un sondaggio Gbta sulle previsioni dell’andamento del business travel nel primo trimestre 2023 mostrano un continuo e inesorabile recupero dopo lo stop da Covid.

Dai dati si evince una continua ripresa, una disponibilità dei dipendenti aziendali di rimettersi in viaggio e un allentamento dei vincoli sanitari. Verso la Cina ci sono ancora prospettive contrastanti.

Il sondaggio Gbta riflette le risposte di oltre 600 fra buyer, fornitori di servizi, travel manager e professionisti del settore del BT. Questo di oggi è il 30° sondaggio dell’associazione global del business travel, che mostra l’andamento del comparto.

[Conferenza 2022 di Gbta: il tema delle emissioni]

«La nostra associazione continua a profilare le diverse prospettive e punti di vista presenti all’interno del business travel» ha detto Suzanne Neufang, Ceo Gbta. «L’obiettivo è sempre quello di monitorare lo stato di salute dei viaggi d’affari. Questa volta è emerso che il ritorno ai viaggi aziendali variano in base alla regione, al settore e alla singola impresa. Nonostante le continue preoccupazioni dell’arrivo di una recessione, la maggior parte dei corporate travel indica che le rispettive aziende si muoveranno di più rispetto al 2022».

[Leggi della conferenza europea di Gbta del novembre 2022]

I dati principali del sondaggio Gbta

Questi i risultati più significativi del songaggio Gbta. Primo punto: nel 2023 si viaggerà di più. In aereo, treno o auto. Punto per punto, ecco i dati più significativi.

  • C’è che dice che quest’anno ci sarà una recessione. Ma i travel manager prevedono più spostamenti. Il 78% di essi si aspetta che la propria azienda viaggerà molto di più (22%) o di più (55%) nel 2023 rispetto al 2022.
  • Solo il 15% dei travel manager si aspetta di vedere un numero uguali di viaggi rispetto allo scorso anno mentre solo il 7% se ne aspetta di meno o molti di meno.
  • La preponderanza degli intervistati (il 90%) ritiene che i propri impiegati vogliano viaggiare per lavoro, mentre l’88% riporta sentimenti più ottimistici rispetto al mese scorso sulla ripresa del settore.
  • Il 78% dei travel manager si aspetta che nel 2023 la propria azienda effettui più business travel.
  • L’86% dei fornitori di servizi si aspetta che quest’anno la spesa di clienti corporate sia più alta rispetto al 2022.
  • I buyer stimano che le proprie prenotazioni per viaggi nazionali siano ritornati al 67% del mentre quelle internazionali siano al 54%.
  • I fornitori di viaggio segnalano che la maggiore ripresa nella spesa 2022 per business travel riguardi i settori finanza e assicurazioni, consulenza, scientifico, tecnico e hi tech.
  • Il 47% dei fornitori di servizi di viaggio riferisce che il numero di dipendenti della propria azienda sia inferiore rispetto a prima della pandemia. Ma il 65% prevede che aumenterà nel 2023 rispetto al 2022.
  • Il 56 % dei buyer afferma che nel 2023 il numero dei propri dipendenti dovrebbe essere all’incirca lo stesso rispetto a prima della pandemia. Il 23% ritiene invece che aumenterà leggermente o molto.

Il nodo dei viaggi dalla Cina

  • Parlando di test per i viaggiatori in arrivo dalla Cina, il 56% di tutti gli intervistati è d’accordo con le politiche che richiedono la prova di un test Covid negativo.
  • Il 52% ritiene che queste politiche porterebbero a una riduzione significativa (15%) o moderata (37%) del numero di viaggi di lavoro da e verso la Cina.

[Gbta e la sostenibilità dei viaggi d’affari]

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