Smart working in Italia

Lavoro in smart working fino a 31 dicembre 2023: nuove regole privato e pubblico

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Cambiano le regole dello smart working in Italia nel 2023? Viene abolito? In realtà permane, eccome, secondo libertà delle aziende. A livello normativo, lo smart working è formalmente prorogato fino al 31 dicembre 2023. Almeno per i lavoratori fragili e genitori con figli fino a 14 anni, solo nel settore privato.

Questo quanto prevede un emendamento al decreto lavoro approvato dalla commissione Affari sociali del Senato. Per il settore pubblico è in corso una verifica, decisione sarà presa entro metà giugno.

Smart working 2023

Sembra quindi data per certa, la proroga dello smart working, che scadeva a fine giugno 2023, il giorno 30. L’idea che si fa strada a Roma, nei palazzi del potere politico che incide sul lavoro di tutti, aziende e pubblico, è prorogare.

La proroga dello “smart” a tutto il 2023 varrebbe solo per i lavoratori fragili e non fragili, se genitori con figli under 14.

La decisione finale entro metà mese, forse il 13 o 14 giugno 2023. Lo riferiscono dalla commissione, con Francesco Zaffini. Si vorrebbe “migliorare il provvedimento, e qualcosa dell’opposizione verrà recepito”.

Staremo a vedere se realmente questo elemento che ha sconvolto la mobilità aziendale e anche il business travel, resterà tale in alcune forme garantite dallo Stato. In ogni caso ci sono poi i giorni di smart o meglio remote working che le aziende concordano con i propri dipendenti.

L’articolo di Missionline è in aggiornamento. Su questa pagina le novità 2023, appena confermate dal Governo.

Per la curiosità sulle migliori mete di smart working e “vacanza” la classifica aggiornata 2022 non conta ovviamente l’Italia.

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