Sino alla fine del mondo con easyJet. Dal Terminal North di Gatwick

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Un’iniziativa  incredibile, un volo dentro l’aurora boreale di oltre quattro ore, per rinsaldare ancora di più I rapporti con lo scalo di Gatwick e le aziende clienti, in vista dell’apertura del “proprio” terminal nell’aeroporto a Sud di Londra. Questa l’ultima, in ordine di tempo, iniziativa targata easyJet che recentemente ha aperto la sua 27esima base a Venezia (leggi qui il nostro report) e la 28esima a Barcellona.

Ma torniamo all’insolita nottata in volo per le Northern Lights, effettuato per una manciata di giornalisti europei, tra cui c’eravamo anche noi di Mission, e una selezionata rappresentanza di aziende clienti. Il nuovo A320 con la livrea che celebra i 20 anni della compagnia, con i nuovi interni che propongono le innovative poltrone disegnate da Recaro, con il 26% di peso in meno ma con una seduta più comoda e una sensazione di ancor maggior leggerezza, è decollato alla volta delle Shetland verso il Circolo Polare Artico alla caccia degli elettroni e protoni della tempesta solare che rendono possibile la meraviglia della natura che potete ammirare in questa Photogallery:

  • Northern Lights
  • Northern Lights
  • Northern Lights
  • Northern Lights
  • Boarding pass per le Northern Lights
  • I nuovi interni dell'A320 di easyJet
  • L'A320 con livrea per i 20 anni di easyJet

Media e aziende-clienti perché, soprattutto da Gatwick, la maggiore base di easyJet, dove basa qui ben 63 aeromobili per 109 destinazioni, il mondo dei viaggi d’affari è importante: “siamo a un 20% del totale ma siamo sempre più richiesti e, soprattutto sui voli tra le metropoli, questa percentuale cresce sensibilmente” ci ha raccontato a noi di Mission il Commercial manager del vettore Neil Slaven. Che ha proseguito raccontandoci i piani  di sviluppo sullo scalo di Gatwick della compagnia: “I piani sono di arrivare a operare solo dal North Terminal a partire dalla fine di quest’anno. E questo spostamento porterà una nuova esperienza di viaggi per i nostri clienti”. Un terminal che sarà quasi totalmente arancione, anche se continueranno a operare anche altre compagnie qui, come la new entry canadese in arrivo WestJet (che, a dispetto del nome, non ha nulla a che vedere con easyJet, anche se i rispettivi passeggeri potranno connettersi grazie al sistema Gatwick connect, nato sull’esempio di ViaMilano). Gli altri grandi vettori che operano qui, come British, che si spostò al North terminal nel 1988, anno della sua apertura, e Virgin Atlantic, sullo scalo del Sussex dal 1984, traslocheranno invece al South Terminal. Un’esperienza che è già nei progetti di replicare a Milano Malpensa, la seconda base in assoluto del vettore.

Dal 2001, quando easyJet aprì su questo scalo la sua quinta base, il vettore è arrivato a trasportare circa 18 milioni di passeggeri, diventando di gran lunga la prima compagnia sull’aeroporto con circa il 46% del traffico.

Nel terminal “easyJet” ci sarà così la più grande self-service bag drop del mondo, con decine di postazioni, di cui una parte è già ben visibile, con la possibilità per i passeggeri, anche quelli che vanno di fretta come i business traveller, di fare il self check-in con il bagaglio da stiva in meno di due minuti. La costruzione di questa zona è iniziata lo scorso anno e fa parte di un investimento da 36 milioni di sterline che vedrà la sua conclusione il prossimo ottobre. Uno sviluppo che fa parte di un progetto di ancora maggior portata, da 80 milioni di sterline, che deve necessariamente portare alla costruzione della seconda pista sullo scalo (leggi: La crescita di Londra Gatwick. Ma urge la seconda pista).

 

 

 

 

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