scioperi a luglio

Scioperi a luglio nei trasporti, all’alba del trasferimento a Malpensa

Scioperi a luglio: l’appuntamento ormai fisso del calendario delle agitazioni sindacali dei trasporti non fa mancare l’agenda del settimo mese dell’anno. E per l’occasione siamo all’alba del trasferimento a Malpensa dei voli di Linate, che chiude per lavori alla pista fino al 27 ottobre.

E’ stato confermato lo sciopero di 4 ore del trasporto aereo del 26 luglio. Quest’ultimo si trasforma in un’astensione dal lavoro di 24 ore per piloti e assistenti i volo del gruppo Alitalia.

Ad esso si aggiunge lo sciopero generale dei trasporti del 24 luglio. 

Treni, mezzi pubblici, porti, autostrade e taxi sciopereranno con durata variabile. Il trasporto pubblico locale si astiene per 4 ore. Quello ferroviario per 8 ore, dalle 9 alle 17. I servizi marittimi per 24 ore e i porti per 12 ore. Ancora i taxi per 24 ore e il trasporto merci e logistica per 4 ore.

Scioperi a luglio, le motivazioni

Le tre sigle sindacali nazionali – Cgil, Cisl e Uil – non prendevano una decisione corale così da anni.

Si sono riunite e hanno deciso che la politica nazionale dei trasporti necessita di un aggiornamento.

Non è solo la vicenda di Alitalia a preoccupare, ma l’atteggiamento del Governo di convocare le rappresentanze dei lavoratori per risolvere le criticità del momento senza programmare un rilancio del comparto che garantisce la mobilità di merci e persone nel Paese.

I segretari generali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, Stefano Malorgio, Salvatore Pellecchia e Claudio Tarlazzi, hanno stabilito una piattaforma di proposte indirizzate al Governo.

Il tema sono le infrastrutture, la politica dei trasporti e le regole per aggiornare il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica, che tenga conto delle esigenze di mobilità di persone e merci.

L’Italia a due velocità

L’infrastruttura in Italia viaggia a due velocità tra Sud e Nord e l’urgenza sono le grandi opere da sbloccare, oltre al non chiaro aggiornamento sulla concessione per le autostrade. Come noto argomento nel braccio di ferro per il consorzio di aziende salva-Alitalia.

Il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, dichiara: “Siamo uniti per vincere la battaglia che abbiamo iniziato con gli scioperi nazionali di maggio scorso, ma non è uno sciopero contro i due partiti al Governo, bensì contro il loro immobilismo”.

Prima degli scioperi del 24 e 26 luglio, a Milano si ferma l’ATM, azienda della mobilità locale, giovedì 11 luglio, per 24 ore.

Il personale sia di superficie sia della metropolitana non garantirà i servizi dalle 8.45 fino alle 15 e dalle 18 fino al termine del servizio.

Il 14 luglio il settore ferroviario di Regione Lombardia dice stop con Trenord, società che eroga il servizio Malpensa Express, che incrocia le braccia per 23 ore: dalle 3 del mattino del 14 luglio alle 02 del 15 luglio. Un’altra agitazione della compagnia ferroviaria è prevista per il 26 luglio, dalle 9 fino alle 17.

Leggi qui di tutti gli scioperi che impattano sul business travel.

Scioperi a luglio, il perché di Alitalia

Una nota di Fnta che rappresenta piloti e assistenti di volo delle associazioni Anpac, Anpav e Anp spiega le preoccupazioni: il consolidamento del piano industriale di Delta e FS, in primis.

Spiega la Federazione: Possibili ‘suggerimenti interessati’ da parte del gruppo Air France non renderanno possibile un vero rilancio di Alitalia. Eventuali ‘mezzi piani’ danneggerebbero in modo strutturale e definitivo ogni possibile futuro”. Le rappresentanze sindacali continuano imperterrite a mantenere la linea “zero esuberi e nessun taglio dei contratti”.

Il 15 luglio si dovrebbe tirare la riga sulle offerte vincolanti sulla compagine societaria che traghetterà la nuova Alitalia verso un futuro sano e competitivo.

Controlla sul sito del Ministero dei trasporti tutte le agitazioni confermate.

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