La prima settimana di gennaio è stata una delle più “calde” mai registrate dal settore del business travel. Nell’arco di sette giorni, infatti, si sono susseguiti a raffica gli annunci di acquisizioni e “divorzi” eccellenti destinati a rivoluzionare completamente il panorama internazionale, con ripercussioni anche sul mercato italiano. La prima, eclatante notizia riguarda le società Hogg Robinson plc e BCD Holdings N.V., azioniste al 50% di Business Travel International (BTI). Nel 2004 i due gruppi avevano annunciato l’opportunità di fondersi e unire definitivamente i propri interessi nell’ambito del business travel. Dopo aver attentamente analizzato tutte le possibili opzioni, però, nel gennaio di quest’anno hanno fatto sapere di ritenere più proficuointraprendere strade separate e perseguire strategie indipendenti.
«BTI è una delle tre principali travel management company mondiali e siamo fieri del successo ottenuto fin dalla sua nascita – ha dichiarato David Radcliffe, Ceo di BTI e chief executive di Hogg Robinson plc -. Ciò nondimeno, per Hogg Robinson e BCD Holdings è giunto il momento di cambiare, portando avanti ognuna le proprie strategie. Nulla cambierà, invece, per i clienti di BTI, ai quali continueremo a proporre servizi di una qualità superiore alle loro aspettative».
Ma che cosa sarà del marchio BTI? «Nell’immediato futuro sarà mantenuto – spiega David Radcliffe -. Poiché Hogg Robinson è una società di servizi corporate completa, stiamo allineando la strategia di marchio alle future esigenze. I clienti di BTI potranno contare sulla nostra gamma di prodotti e servizi per tutto il tempo che desiderano. Tuttavia, come impone il nostro stile aziendale, continueremo a sviluppare nuove offerte per essere all’avanguardia nel settore».
Per comprendere in che misura la separazione tra i due gruppi inciderà sul mercato italiano abbiamo interpellato Marco Gasprini, marketing manager di BTI Italia. «Neppure nel nostro paese questo cambiamento avrà conseguenze per la clientela – ribadisce Gasprini -. Verrà garantito come sempre un servizio ai massimi livelli per l’intera durata del contratto e sarà disponibile l’intera gamma di servizi e prodotti. Hogg Robinson è una società solida, con joint venture interamente di proprietà o con controllo di maggioranza in oltre venti dei mercati commercialmente più importanti a livello mondiale. La società è presente soprattutto in Europa e in tutta l’area Asia-Pacifico (incluse Australia, Cina, Hong Kong e Singapore) e svolge attività di grande importanza in Canada e negli Usa.
«Per quel che concerne il rapporto con la concorrenza – prosegue Gasprini – crediamo che questo processo di sviluppo separato rafforzerà ulteriormente Hogg Robinson. La proprietà nei territori chiave, prevalentemente nelle mani di Hogg Robinson, ci consente di svolgere le nostre attività come una vera società di livello globale. Per quel che riguarda la strategia futura, posso affermare che Hogg Robinson continuerà a concentrarsi sui servizi corporate e a sviluppare la gamma di proposte nel settore del business travel. Concludo affermando che siamo una società “aggressiva” e da sempre vantiamo un’esperienza in continua crescita nel settore delle acquisizioni».
Cambio di proprietà anche per TQ3 e Synergi
A seguito della separazione tra Hogg Robinson e BCD Holdings, quest’ultima ha messo in campo nuove strategie per penetrare in maniera incisiva nel settore del bt: sempre nei primi giorni di gennaio, infatti, il gruppo fondato nel 1975 da John A. Fentener van Vlissingen ha annunciatol’acquisizione dalla società tedesca Tui di TQ3 Travel Solutions Management Holding, network internazionale che vanta 1200 sedi in oltre 90 paesi e un giro d’affari di oltre 12 miliardi di dollari. L’accordo verrà concluso entro la fine di marzo, dopo la regolare approvazione dell’antitrust. Contemporaneamente, il gruppo olandese ha aumentato la partecipazione nella travel management company britannica TTC (The Travel Company), assumendo il ruolo di azionista di maggioranza. Grazie alle due operazioni, nel 2006 BCD incrementerà il proprio volume d’affari dagli attuali 5 miliardi di dollari a ben 9 miliardi, con una crescita approssimativa dell’80% (la stima non tiene conto del volume di vendite di 1,6 miliardi di dollari generato dalle 52 agenzie in franchising del gruppo negli Usa). Inoltre, il numero di dipendenti del gruppo passerà da 8000 a 13mila, situati in 23 paesi in tutto il mondo. Pur mantenendo una forte presenza negli Usa, BCD aumenterà la penetrazione in altri mercati strategici, quali il Benelux, la Germania, la Gran Bretagna, la Scandinavia e i Paesi dell’Est. Nei Paesi Bassi, in particolare, il volume di vendite passerà nel 2006 dagli attuali 400 milioni di euro a oltre 725 milioni.
In Italia, TQ3 ha sviluppato una fruttuosa partnership con Cisalpina Tours. Abbiamo chiesto a Pasquale Chianello, presidente di Cisalpina, di illustrarci le eventuali ripercussioni che l’acquisizione avrà sul network (260 punti vendita a marchio Cisalpina Tours e Vivere & Viaggiare e un fatturato che nel 2005 ha superato i 523 milioni di euro) e, in generale, sul mercato nazionale. «È ancora presto per fare delle previsioni, dal momento che i grandi gruppi internazionali stanno ancora definendo i termini dei loro accordi – dichiara Chianello -. In questo momento stiamo valutando la posizione che Cisalpina assumerà nel nuovo panorama di mercato. In ogni caso, posso anticipare che i vantaggi derivanti da questa acquisizione saranno enormi per la clientela italiana, grazie alla possibilità di sfruttare l’esperienza, le tecnologie e il know-how di un grande gruppo internazionale. Il rapporto con TQ3, inaugurato nel 2004, ci ha consentito di rafforzare la nostra presenza all’estero e di prendere parte a importanti gare internazionali. Siamo molto soddisfatti di questa partnership e intendiamo portarla avanti anche quest’anno».
Ma i cambiamenti non finiscono qui. Una delle conseguenze più immediate del nuovo accordo, infatti, è stata la cessazione della joint venture tra TQ3 e la società nord-americana Navigant International (ricordiamo che in precedenza le due società operavano in Usa e Canada con il brand TQ3Navigant).
A pochi giorni dalla modifica della compagine azionaria, inoltre, la già citata agenzia britannicaThe Travel Company ha siglato un accordo per l’acquisizione di Synergi, il network di business travel presente in 45 paesi del quale la società britannica era già azionista dal 2001. «Il nostro obiettivo è sempre stato quello di ascoltare i nostri clienti – ha dichiarato Mike Walley, managing director di TTC -. Essi ci dicono che una proprietà centralizzata è il requisito fondamentale per fornire servizi di business travel a livello globale. L’acquisizione del network ci consentirà di esercitare un forte controllo sulla qualità del servizio in tutto il mondo».
«Negli ultimi dieci anni – ha aggiunto Greg O’ Neil, presidente di Synergi – ho visto le principali società mondiali di travel management imboccare la strada del consolidamento, e il nostro network non fa eccezione. Continueremo a mantenere una posizione unica nell’industria, attraendo clienti multinazionali con le nostre soluzioni innovative». TTC ha fatto sapere che cesserà di utilizzare il brand Synergi e lo sostituirà con il nuovo marchio TTC Global Network.
Testo di Arianna De Nittis, Mission N. 1, Gennaio-Febbraio 2006