Prima in America e Europa, ma non solo, pare: arriva uno scandalo sui motori aerei. Alcune compagnie aeree infatti, tra cui la United, sono state le prime a dover fermare degli aerei in servizio, per la presenza di elementi potenzialmente difettosi nei motori Cfm, da verificare.
Quindi la Faa, agenzia statunitense per l’aviazione, ha emesso avviso per chiunque usa jet dotati di certi motori: ispezionare o tracciare le parti per verificarne ogni certificazione.
Il noto costruttore dei motori, che vede clienti in 50 nazioni e conta oltre 40.000 motori in servizio, si vuole far rivalere sul fornitore delle parti incriminate, la Aog, Visto che nel mondo aereo la sicurezza è al primo posto.
Lo scandalo, sta nel fatto che si parlerebbe di “documenti falsificati” e parti o ricambi diffusi in molti stabilimenti nel mondo, con queste documentazioni ritenute oggi non idonee che invece volevano “passare”.
Nulla di ufficializzato per i dettagli tecnici, delle parti coinvolte e per il possibile processo che potrà coinvolgere la filiera, ma si apre uno scandalo non da poco, ben diverso da quello recente in Europa: per manutenzioni straordinarie imposte ai motori Pratt & Whitney usati nei popolari A321, costretti a una pausa imprevista durante il mese di settembre.
Quanti aerei convolti nello scandalo
Secondo ulteriori voci in circolazione, sarebbero migliaia gli aerei in servizio con motori Cfm a certificato “falsificato” di produttori celebri, come Airbus e Boeing.
I motori Cfm56 e Cf6, avrebbero nelle turbine alcune parti con il medesimo certificato di sicurezza irregolare. Una certificazione che però è in uso da vari anni, va detto, e che secondo prime stime, si sta tracciando nelle forniture con già un centinaio di motori in uso messi nell’elenco da verificare. Un elenco che potrebbe costare molto sotto vari aspetti e, speriamo, non per i viaggiatori o i responsabili travel delle aziende.