Sap Concur TRIPIT Pro

Sap Concur porta in Italia Tripit Pro per le trasferte durante il Covid19

Sap Concur porta in Italia Tripit Pro, un tool di business travel che già aveva proposto l’anno scorso in utilizzo gratuito durante il primissimo lockdown. Come vi spiegavamo allora, l’applicazione elabora centinaia di migliaia di itinerari di trasferte per i viaggiatori d’affari di tutto il mondo. Ad esempio, monitora i loro voli e li avverte di eventuali cambiamenti o ritardi. Via via è stata arricchita di funzionalità legate alla gestione delle trasferte durante la pandemia. La novità di oggi è che viene resa disponibile a tutti i clienti Triplink di Concur in Emea.

L’estensione va a rispondere ad una presa di coscienza: il 97% dei business traveller si aspetta di dover rispettare ancora per lungo tempo le normative anti-Covid19.

Sap Concur porta Tripit Pro in Italia

Cosa mostra l’app ai viaggiatori che si stanno dirigendo verso una destinazione per lavoro?

E’ come una “guida di viaggio” che indica i tassi di infezione, l’obbligo di quarantena o di test per l’ingresso. Naturalmente è aggiornata sui dispositivi e il distanziamento sociale da osservare. Così come gli orari di “coprifuoco” e le regole nei ristoranti.

Risponde alle domande sulla documentazione sanitaria richiesta, così come fanno ormai molti strumenti sul mercato, con la comodità della fiducia nei confronti di un player globale e autorevole come Sap Concur. Infine, Tripit Pro si completa di mappe interattive degli aeroporti, oggi sempre più allestiti con siti di prelievo per i test molecolari o antigenici.

Lo strumento aiuta a monitorare e compensare l’impatto sulla sostenibilità ambientale.

Secondo una recente ricerca commissionata da Sap Concur, il 39% dei viaggiatori ritiene che il tragitto sia la parte più stressante del viaggio d’affari.

Refresh su Triplink

Ricordate Triplink di Concur, quando fu lanciato?

Aveva interpretato l’esigenza di recuperare quelle prenotazioni “fuori policy” che i dipendenti in viaggio accettavano dall’agenzia o facevano direttamente. Nel 2015 si parlava di un 30% per i servizi aerei e del 40-50% per gli hotel. Ecco Triplink che intercetta tutti i fornitori della propria rete globale e attraverso l’app Tripit Pro “riporta a casa” le prenotazioni esterne ai programmi aziendali.

Tra i supplier intercettati ci sono Lufthansa, British Airways, Accor, Sixt, Booking.com e Trainline Europe, solo per fare alcuni nomi. Attraverso di esso, inoltre, l’azienda accede alle proprie tariffe agevolate.

L’altra novità di oggi è che le imprese possono ora, sempre con Tripit Pro, fare richiesta di intercettare qualsiasi prenotazione esterna (anche di agenzie) alla rete di Triplink e inoltrarla direttamente nell’app digitale oppure inviarla alla mail plans@tripit.com. Sap Concur spiega: «Tali prenotazioni vengono quindi rese disponibili anche ai travel manager all’interno delle nostre soluzioni, insieme a quelle effettuate in Concur Travel, oppure direttamente con i fornitori collegati, dando loro visibilità sugli itinerari indipendentemente da dove vengono prenotati».

Aumentando la visibilità delle prenotazioni effettuate su più canali, tra il 2017 e il 2019 Triplink ha acquisito oltre 2 miliardi di dollari in prenotazioni dirette con i fornitori da circa 14 milioni di utenti abilitati in 15.000 organizzazioni.

Le tecnologie che rimarranno dopo la pandemia

E’ ormai conclamato che durante la pandemia la digitalizzazione abbia subito una fortissima accelerazione nelle aziende, ma quali sono le tecnologie che rimarranno anche dopo? Lo abbiamo chiesto ad Alessia Poletti, senior field marketing manager per Italia, Malta e Grecia di Sap Concur.

«Sono tre i principali progressi tecnologici che verranno implementati poiché aiutano a semplificare i processi e automatizzare le attività, anche lavorando da remoto. E cioè il cloud, l’intelligenza artificiale e l’approvazione pre-viaggio», argomenta la manager.

Il ruolo quasi essenziale del cloud come pilastro della trasformazione digitale non è cambiato da prima della pandemia, semplicemente si è verificata un’accelerazione della sua adozione. Poletti: «Mentre le aziende cercano modi per aumentare la produttività, ridurre gli errori all’interno dei loro sistemi e migliorare l’esperienza dei loro dipendenti, iniziano a utilizzare strumenti e servizi di automazione basati sul cloud».

Ad esempio, il cloud viene utilizzato per passare alla gestione delle spese senza carta e virtuale. Semplificando così i processi finanziari di backoffice. Ed eliminando la necessità di presentare le richieste di rimborso di persona.

Spese di viaggio e intelligenza artificiale

Nel business travel e nell’expense management, l’AI è indispensabile nell’analisi dei dati.

«La nuova generazione di strumenti di travel & expenses basati sull’intelligenza artificiale consente alle aziende di analizzare l’esperienza di viaggio e i comportamenti di acquisto. Gli strumenti di integrazione e le varie applicazioni dell’AI possono interpretare i dati dei viaggiatori per fornire alle aziende informazioni significative che possono migliorare la conformità, identificare i risparmi sui costi e altro ancora. Ad esempio, sappiamo che le aziende stanno cercando di assicurarsi di disporre  soluzioni digitali per avviare i processi di rimborso online dell’Iva. I team economici e finanziari stanno iniziando a comprendere come soluzioni abilitate dall’intelligenza artificiale li aiuteranno a sfruttare meglio il potenziale del recupero dell’imposta, evitando tra l’altro il rischio di sanzioni dovute a errori o a non conformità alle normative».

Infine, molte aziende implementeranno le approvazioni pre-viaggio per le trasferte di lavoro nel 2021, come parte di un più ampio programma di sicurezza.

«In genere, il sistema di approvazione pre-viaggio consente ai dipendenti di inserire dati di base, come date, orari, destinazione, motivo del viaggio ed eventuali richieste di anticipi, in un’unica richiesta – conclude Poletti -. Tutte queste informazioni aiuteranno a valutare se un viaggio è essenziale e a tenere sotto controllo i dipendenti, conformemente al duty of care».

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