Come avevamo già anticipato lo scorso fine settimana, ci siamo! Alea Iacta Est! Dopo tanto parlare infatti Ryanair ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi all’Excelsior Hotel Gallia a Milano, lo sbarco a Malpensa, dove aprirà la sua 15esima base italiana, la 73esima in Europa
Lo farà dal Terminal 1 (ben lontano dal terminal 2 terreno di caccia di easyJet, dove ha qui basati ben 18 Airbus che diventeranno 21 nel 2016), che collegheranno, dal prossimo primo dicembre, l’hub varesino nelle quattro direzioni cardinali, “a Nord Londra Stansted, con due voli giornalieri, a Sud Comiso, con un volo giornaliero, a Est Bucarest, con quattro voli settimanali, e a Ovest Siviglia, con tre voli settimanali” annuncia John Alborante, Sales & Mktg manager Italy che, come di consueto, ha sciorinato i grandi numeri della compagnia, “la numero uno in Italia e in Europa” sottolinea il manager, “con un obiettivo per quest’anno di raggiungere i 103 milioni di passeggeri, ci cui 27 in Italia, grazie a un network di oltre 1600 rotte in 31 paesi, su 193 scali diversi e una flotta di 317 B737”. Flotta che aggiungerà ben 380 nuovi aerei entro il 2024, quando “raggiungerà i 160 milioni di passeggeri”. Grazie a un load factor monstre arrivato al 95%.
Questa la notizia. A cui hanno seguito non tanto velate polemiche contro Alitalia e il sistema del trasporto aereo in Italia: “quando verrà cambiato il nome del Leonardo da Vinci di Roma con Al Mansour?” chiede provocatoriamente David O’Brien, Chief commercial officer del vettore irlandese, “tutti sanno che le scelte in ambito del trasporto aereo in Italia negli ultimi due anni sono stati fatte ad Abu Dhabi. Ma Sea sceglie in maniera autonoma e pensa al business: eccoci quindi anche su Malpensa. Che non vuol dire rinunciare alla nostra base di Bergamo Orio al Serio, dove continuiamo a crescere” sottolinea.
Sea, presente all’incontro con il direttore aviation Andrea Tucci e con il Chief operating officer Giulio De Metrio, che ci tiene a dire come “oggi la protagonista è Ryanair ma vorrei sottolineare come, dopo gli ultimi assestamenti legislativi, il traffico a Linate e Malpensa sia tornato a crescere; sullo scalo varesino siamo al quarto mese di crescita consecutiva, con un agosto a più 2,2. Interessante il dato sugli internazionali, cresciuti del 13% nel 2014 e del 4% nel 2015 , anno in cui abbiamo visto aumentare le rotte da 180 a 191, con l’entrata di 5 nuove compagnie”. Sulla ventilata fusione con Sacbo, il gestore di Orio, di cui proprio la società guidata da Pietro Modiano detiene il 31 per cento circa, invece un no comment. In attesa dello studio commissionato a Stefano Paleari in arrivo a breve.
Ma torniamo a Ryanair che ha ribadito l’arrivo del nuovo sito per ottobre, con il possibile blocco della tariffa a 5 euro in attesa di decidere l’acquisto e il confronto di tariffe con gli altri attori: “tanto noi siamo sicuramente la compagnia con le tariffe più basse. Può capitare qualche volata a ridosso della partenza di trovare qualcuno con prezzi minori…ma solo perché hanno gli aerei molto più vuoti dei nostri” afferma Alborante, che sottolinea come Ryanair diventi sempre di più vettore anche per il business travel, anche se O’Brien dichiara che lo è sempre stato per i singoli professionisti o per le pmi alla ricerca di buoni tariffe e voli point to point, “ma ora andiamo anche sulle grandi corporation, tanto che in Italia abbiamo già chiuso una decina di contratti con importanti società, del calibro di Eni, Percassi, Parmalat, Unicredit….” dice Alborante. Corporation che potranno anche sfruttare gli accordi di feedaraggio con “una importante compagni internazionale. Stiamo parlando con tutti e a breve annunceremo un accordo” svela O’Brien, che aggiunge “ne abbiamo parlato anche con Alitalia, che ha preferito dirottare il traffico su Berlino o su Abu Dhabi. Ma noi teniamo le porte aperte. Anche se di un accordo di questo genere ne hanno certamente più bisogno le major che noi. Che già voliamo con aerei strapieni!” conclude la sua provocazione il Coo di Ryanair.