La rivoluzione Alitalia targata Etihad cambia anche le divise e, dopo la presentazione di ieri a Roma nell’occasione del primo dei due Alitalia Day, eccole sfilare anche alla Triennale di Milano, con i vertici della compagnia a comunicare il loro mantra; ovvero il ritorno a la profittabilità nel 2017, l’avvio verso servizi cinque stelle dove il Made in Italy è importantissimo e sempre più lungo raggio.
Lo ha ribadito anche il presidente Luca Cordero di Montezemolo, che ha partecipato alla serata milanese: “Alitalia ha bisogno dell’Italia, così come l’Italia ha bisogno dell’Alitalia. Abbiamo intrapreso un cammino di eccellenza che ci porterà in attivo anche se ancora oggi perdiamo troppo”. Montezemolo ha poi dato la parola al vice presidente e ceo di Etihad Airways, James Hogan, salito sul palco seguito da una stola di hostess, che sfoggiavano le nuove uniformi del vettore: “viaggiare, viaggiare e viaggiare”. Naturalmente Alitalia, è il suo credo, prima di lasciare la parola al neo ad Cramer Ball, alla sua prima uscita pubblica a Milano, che ha sottolineato come “venire a lavorare in una compagnia storica come Alitalia, e in un paese come l’Italia è stato facile”. Ball che noi di Mission e Missionline abbiamo intervistato in esclusiva.
“In pochi mesi abbiamo rinnovato oltre cento aeromobili e posso dire con orgoglio che Alitalia is back e che siamo sulla strada giusta per diventare la migliore compagnia in Europa” afferma un soddisfatto Ball, precisando che “continuiamo a focalizzarci sull’efficienza e la produttività, tutto molto velocemente (detto tre volte in italiano, ndr)”.
“Quest’anno investiremo 400 milioni di euro in flotta, servizi e tecnologia, con un naturale focus sul lungo raggio, dove nel giro di poco apriamo tre nuove destinazioni” continua Ball, che annuncia l’apertura di nuove lounge Casa Alitalia “diverse dalle altre”. Insomma per Ball Alitalia deve diventare “la compagnia da scegliere”.
Ma torniamo alle nuove divise, che gli equipaggi di Alitalia indosseranno dal prossimo luglio, disegnate dallo stilista milanese Ettore Bilotta, anch’egli presente all’evento milanese, per ricevere il meritato applauso dei partecipanti e dalle hostess e steward che si sono prestati a questa sfilata con atmosfere degli anni ’50 e ’60, con una marcata essenza del Made in Italy: confezionate con tessuti provenienti dalla Toscana e con seta lavorata a Como quelle femminili, quelle per il personale maschile realizzate in Puglia, gli accessori in pelle a Napoli e le scarpe prodotte nelle Marche. Le nuove divise verranno gradualmente distribuite ai 5.700 dipendenti Alitalia, incluso il personale al check-in e quello nelle lounge, dai primi di luglio, ed è previsto anche un restyling delle divise per i piloti e il personale operativo.