Cancellazioni e ritardi Ryanair hanno creato e creano diversi problemi, ai viaggiatori di mezza Europa. Importante precisazione: molte situazioni non sono imputabili alla compagnia aerea irlandese ma ai disservizi provocati da scioperi, come quelli noti dei controllori di volo francesi, che solo nei giorni feriali del 28 e del 29 giugno hanno portato a una sessantina di cancellazioni.
Per non parlare dei voli partiti e atterrati ben oltre l’orario stabilito. Per questo motivo, Ryanair ha mostrato tutto il suo disappunto verso una situazione insostenibile, degli scioperi in vari Paesi d’Europa.
I numeri parlano da soli: il 28 e 29 giugno, il 30% dei 3.500 collegamenti della compagnia hanno subito ritardi. Questo sempre per le agitazioni degli Atc, termine aeronautico che indica i controllori di volo o Air traffic controller.
E anche a inizio luglio 2024 si sono verificati ritardi Ryanair e ritardi per tutte le compagnie aeree, costrette a sottostare ai diktat degli Atc. Dato che senza di loro, i collegamenti sono interrotti o rallentati.
I vettori, con Ryanair in testa, chiedono all’Unione europea e a Eurocontrol (l’ente continentale che sovrintende al controllo del traffico aereo) di risolvere la situazione. Anche perché non solo molti centri Atc in vari paesi sono a corto di personale ma ci sono stati anche dei guardi agli strumenti presso il centro di Maastricht.
(Leggi di più sugli scioperi sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti)
Ritardi Ryanair e scioperi aeroporti: quando si ha diritto al rimborso
Intanto, anche il mese di luglio 2024 è molto caldo a livello di scioperi. Astensioni che riguardano il personale di terra di alcuni scali italiani, che incroceranno le braccia nel mese. A funzionare a singhiozzo saranno molti aeroporti con focus anche su quelli tipici di Ryanair, come Bologna e Bergamo, il giorno 21 luglio.
Secondo le norme comunitarie sul trasporto aereo, in caso di volo cancellato passeggeri potranno chiedere il rimborso del biglietto del prezzo del biglietto per la parte del viaggio non effettuata. In alternativa, farsi riproteggere su un’altra partenza il prima possibile o in una data successiva più conveniente, in condizioni di viaggio comparabili.
Chi viaggia ha anche diritto all’assistenza da parte del vettore. Può infatti ottenere pasti e bevande in relazione alla durata dell’attesa, sistemazione in albergo, nel caso in cui siano necessari uno o più pernottamenti e trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa.
Infine: due chiamate telefoniche o messaggi e-mail. Importante sottolineare, che in caso di sciopero, il regolamento non prevede la compensazione pecuniaria
L’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, ricorda sempre l’esistenza della carta dei diritti del passeggero nella quale sono elencati i doveri delle compagnie verso i propri clienti in caso di cancellazione o ritardo.
Ritornando al caso di sciopero (come avviene oggi), se il passeggero non venisse riprotetto su un altro volo può acquistare un altro biglietto per arrivare a destinazione. In questo caso, può poi aprire un reclamo e chiedere il rimborso, di cui ha pieno diritto.
In caso di resistenze da parte del vettore può adire le vie legali.
(Scopri di come Ryanair abbia investito sull’Italia)