In seguito ai numerosi ritardi aerei, Enac risponde alle richieste di delucidazioni. E lo fa dopo che nei giorni scorsi ha organizzato un incontro con alcuni vettori stranieri, che hanno basi in Italia.
Il punto di partenza sono le recenti cancellazioni negli aeroporti del nostro Paese (e nel resto d’Europa), che hanno determinato notevoli disagi ai passeggeri. A iniziare dai ritardi, che hanno obbligato i viaggiatori a cambiare programmi o itinerari.
Come primo punto, Enac – l’autorità che in Italia sovrintende al trasporto aereo – ha chiesto alle compagnie aeree «di porre in essere tutte le azioni necessarie per scongiurare ulteriori disservizi». Soprattutto in relazione al crescente traffico atteso per la stagione estiva.
I vettori sono stati invitati a porre particolare attenzione al pieno rispetto degli obblighi previsti dal Regolamento Comunitario n. 261/2004 nel caso di cancellazioni e ritardi. Come prima regola prescrivere «una trasparente e tempestiva informazione ai passeggeri ed una pronta ed efficace assistenza in caso di disservizi».
Soprattutto nei confronti dei passeggeri con disabilità e a ridotta mobilità.
Le compagnie hanno assicurato il proprio impegno a rispettare le prescrizioni dei regolamenti comunitari in materia di protezione e tutela dei diritti dei passeggeri. Si impegnano anche «a porre in atto le iniziative necessarie ad evitare che quanto segnalato dall’Enac possa ripetersi».
L’Enac proseguirà nella attenta, rigorosa e costante verifica della corretta applicazione delle disposizioni comunitarie. Vigilando che gli impegni assunti dai vettori siano effettivamente rispettati e sanzionando in tutti i casi di accertate violazioni della normativa.
L’obiettivo è ridurre al massimo i disservizi e i disagi ai passeggeri coinvolti in ritardi e cancellazioni.
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Ritardi aerei, Enac risponde
Rispondendo alla richiesta di chiarimenti di Missionline.it su come avvenga, al lato pratico, il monitoraggio dei vettori, Enac ha risposto così:
«Abbiamo convocato i vettori coinvolti per fare il punto della situazione e sollecitare la messa in campo delle azioni più idonee per limitare i disagi dei passeggeri. L’attenzione rimane alta, ma devono essere le compagnie a gestire al meglio la situazione. Un tavolo di concertazione è stato convocato dal ministro Giovannini anche con Enav».
Enav, vale la pena ricordarlo, è l’ente che si occupa dell’assistenza al volo a tutti i velivoli nello spazio aereo italiano.
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Quali sono le principali cause di tali ritardi/cancellazioni/disservizi ai passeggeri?
«Le cancellazioni delle ultime settimane sono dovute alla mancanza del personale navigante con cui fanno i conti alcune compagnie straniere e che hanno collegamenti sugli aeroporti italiani. A questo si aggiungono gli scioperi che stanno interessando soprattutto i vettori lowcost. Il nodo principale appare ora proprio quello del personale. Per le società che hanno licenziato durante il periodo del blocco legato al covid è ora difficile trovare nuovi dipendenti».
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A partire da quando il traffico aereo in Italia (e in Europa) tornerà alla normalità senza ritardi e cancellazioni?
«Difficile dare una risposta. Enac non può valutare la capacità delle compagnie di reperire il personale per far volare i propri aerei. Ciò che accade in Italia è un fenomeno che può essere definito ‘di secondo livello’: i disagi non sono direttamente ascrivibili al sistema di trasporto italiano, che ha egregiamente risposto alla ripartenza del settore, ma a quelli internazionali. La politica adottata dal governo ha consentito con la cassa integrazione e con 800 milioni di aiuti di mantenere il personale degli aeroporti».
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I tour operator chiedono call center aperti tutti i giorni
Da parte dell’associazione che in Confindustria rappresenta i tour operator (Astoi) viene un monito ad incrementare l’assistenza.
Spiega Andrea Mele, VP e responsabile dei rapporti con i vettori in Astoi: «In uno scenario come quello attuale, le compagnie aeree sono tenute a fornire agli operatori un’assistenza, telefonica oppure online, qualificata, continuativa, 7 giorni su 7 e tutti gli strumenti necessari per gestire le diverse problematiche dei clienti. Purtroppo, spesso ci troviamo a dover parlare, nel migliore dei casi, con call center stranieri che non conoscono la specificità del nostro lavoro, del nostro mercato e le normative italiane o a gestire attese infinite, non riuscendo in alcuni casi addirittura a parlare con nessun operatore».
Come noto, il Codice del Turismo impone che gli organizzatori di viaggi, essendo responsabili di tutti i servizi contenuti nei pacchetti turistici venduti, sono obbligati a riproteggere e ad assistere i propri clienti anche in caso di ritardi, cancellazioni o annullamenti di voli da parte dei vettori.