Come ogni anno, con il Natale arriva anche la Risk Map confezionata da International SOS, società leader mondiale nella gestione dei rischi per la salute e la sicurezza della forza lavoro.
Dai conflitti alle epidemie passando per i fenomeni metereologici estremi: sono anni nei quali la continuità operativa annaspa, spezzata da arresti obbligati. I rischi sono direttamente proporzionali all’acuirsi di eventi critici di diversa portata: guerre, minacce sanitare ineliminabili a causa del mancato accesso alle cure mediche, ma anche inaspettate rivalse della natura.
Risk Map 2025
Tutto questo accade oggi, nell’hic et nunc, a volte dinanzi ai nostri occhi, altre dietro l’angolo, altre ancora oltre oceano. Ma cosa sono le distanze in un mondo perennemente interconnesso, dove ogni anima è cosmopolita? Le persone muoiono sotto i nostri occhi, in battaglia oppure in una tenda d’ospedale. La televisione ci mostra case strappate a chi aveva saputo abitarle.
Per questo International SOS fornisce ai manager informazioni dettagliate su più di 1000 città del mondo, al fine di sostenere e tutelare i propri professionisti, cittadini del mondo.
Franco Fantozzi, Senior Security Advisor di International SOS, spiega:
“La crescente complessità del mondo trova riscontro nella Risk Map. Quest’anno non abbiamo ridotto i rating di rischio di security in nessun paese. Le tensioni geopolitiche sono state il principale motore di cambiamento, con un aumento del rischio in paesi come Sudan e Libano, dove l’espansione e l’intensificarsi dei conflitti hanno determinato un quadro operativo sempre più complesso. International SOS continua a supportare le organizzazioni che sono attive in tali aree, fornendo informazioni affidabili e raccomandazioni su come fronteggiare i rischi per il personale, e pianificando evacuazioni, ove necessario.”
Le tensioni geopolitiche nel mondo
I conflitti più rumorosi, come quello israelo-palestinese, ci raggiungono ogni giorno attraverso i media, moltissimi altri invece, come quelli che affliggono Sudan, Iraq e Myanmar sono più taciti, ma non per questo meno impattanti. Nel 2024 questi disordini hanno causato un ampliamento delle zone di rischio e un aumento del rating dello stesso. Anche la Nuova Caledonia ha visto un aumento del rating di rischio, che è passato da basso a medio, alla luce delle conseguenze a lungo termine di disordini sociali, declino economico e criminalità. Lo stesso è successo in alcune aree di Sudafrica, Messico e Kenya, dove l’aumento della criminalità e dei disordini sociali hanno fatto decollare i rischi. In controtendenza, alcune aree di Filippine, Thailandia e Laos hanno beneficiato di una diminuzione delle attività militari.
Il Dott. Fareed Ahmed, Medical Director di International SOS, commenta:
“Cambiamenti rilevanti nel rischio medico-sanitario nel corso del 2024 hanno riguardato la Bolivia, che è passata da un rating di rischio medio ad alto, e la Libia, che ha visto una diminuzione dal livello estremo ad alto. Questi cambiamenti si basano su fattori come la qualità e l’accesso alle strutture sanitarie, la disponibilità di farmaci e la diffusione di malattie e infezioni. Per le organizzazioni, affidarsi a strumenti basati sui dati è essenziale per garantire la sicurezza della propria forza lavoro, sia durante i viaggi all’estero che in patria, adempiendo così ai propri doveri in materia di Duty of Care.”
Accanto alla Risk Map 2025, International SOS ha pubblicato il rapporto Risk Outlook 2025, che fornisce una panoramica delle principali sfide che le organizzazioni sono chiamate ad affrontare per mantenere la continuità operativa, insieme alle principali previsioni sui rischi per l’anno a venire.
La Risk Map 2025 è consultabile cliccando qui.
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