Come ogni anno è stata pubblicata la Risk Map 2023, una risorsa preziosa per le aziende che mandano i propri dipendenti in missione all’estero. Si tratta di uno strumento interattivo progettato per consentire alle organizzazioni di comprendere meglio il livello di pericolosità di ciascun Paese nel mondo. I rischi sanitari sono classificati in cinque livelli (da “basso” a “molto alto”), mentre per la sicurezza il range va da rischio “insignificante” a “estremo”. Ed è attendibile perché si basa sui dati raccolti da International Sos, una delle principali società internazionali specializzate nel risk management. Come si consulta? Basta inserire nel motore di ricerca la destinazione sulla quale si desidera ottenere informazioni per visualizzare il livello di rischio sul fronte medico, della sicurezza e, da quest’anno, della salute mentale.
Consulta la Risk Map 2023 di International Sos
Focus sulla sicurezza
E proprio International Sos rileva una crescente attenzione nei confronti della sicurezza. “Registriamo una maggiore consapevolezza su questo tema, anche grazie alla recente introduzione degli standard di sicurezza ISO 31030” dice il senior security advisor, Franco Fantozzi. “Possiamo dire che dalla crisi pandemica è nata un’opportunità: le aziende gestiscono i pericoli in maniera più strutturata, soprattutto in fase pre-trip. E questo vale anche per organizzazioni, come le università e le Ong, che fino a poco tempo fa erano meno attente”.
Risk Map 2023, Ucraina sempre ad alto rischio
E allora quali aree del mondo saranno più critiche? E di quali insidie bisognerà tenere conto? “Il 2022 è stato caratterizzato dalla crisi in Ucraina, che ha avuto un impatto anche sui Paesi confinanti” sottolinea Franco Frantozzi. “La regione rimarrà ad alto rischio anche quest’anno. In questo territorio International Sos ha organizzato evacuazioni per grandi multinazionali con sedi in tutto il mondo, inclusa l’Italia. Tra queste, quelle di 150 expat legati ad aziende italiane nei Paesi coinvolti o in quelli limitrofi”.
Oltre all’Ucraina, gli aumenti più significativi dei livelli di rischio si sono verificati nel Sahel, dove le zone a rischio estremo per la sicurezza si sono ampliate a causa dell’aumento del rischio di disordini, una tendenza riscontrabile anche in Mozambico e in altre parti dell’Africa. In alcune regioni, poi, si registra un incremento della criminalità. “È il caso della Colombia, dove questo fenomeno ha registrato un aumento dovuto in parte all’impatto socio-economico della pandemia”.
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Nella Risk Map 2023, per la prima volta focus sulle malattie mentali
Come accennato, a partire da quest’anno la Risk Map 2023 include tra i rischi in ambito sanitario anche le malattie mentali. Gli esperti hanno creato un indice che si basa sui dati dell’Institute for Health Metrics and Evaluation, Global Burden of Disease. Secondo le stime, circa il 14% (1 su 7) delle persone nel mondo soffre attualmente di uno o più disturbi legati alla salute mentale o causati dall’uso di sostanze. “Sebbene si verifichino regolarmente altre problematiche mediche acute che possono avere un impatto significativo, i problemi di salute mentale rimangono sullo sfondo e non possono essere trascurati” afferma Il Dott. Fareed Ahmed, senior medical advisor Italia di International Sos. “La Risk Map 2023 può aiutare i decision maker a proteggere al meglio il proprio personale, valutando quali location possono presentare difficoltà relative all’accesso alle cure mediche o sono particolarmente vulnerabili ai problemi di salute mentale”.
Rischi sanitari, ok le isole caraibiche
Uno dei miglioramenti principali a livello di rischio sanitario è rappresentato dalle isole caraibiche, in larga misura a causa dell’allentamento delle restrizioni di viaggio imposte dal Covid-19. Il livello di rischio medico-sanitario in Mali è stato portato al livello “molto alto”, a causa della crescente complessità del quadro di sicurezza del Paese. Questo ha comportato una difficile gestione della situazione a livello umanitario e un deterioramento del sistema sanitario, a fronte di un costante aumento di richieste.
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