Al Capa Summit di Singapore il numero uno di Qatar Airways Akbar al-Baker rilancia con la sua strategia di investimenti mirati in compagnie del mondo Oneworld, “ma che già funzionano. E bene” sottolinea il Ceo del vettore qatariota come per ribadire le distanze dai fallimentari investimenti in vettori in difficoltà della vicina Etihad Airways (Alitalia ed Air Berlin, ma anche Darwin Airline) e parla dell’acquisizione del 9,61% del capitale di Cathay Pacific Airways di Hong Kong per 661 milioni di dollari: “Francamente vorrei poterne acquistare di più. Ma il Gruppo Swire e Air China ne voglione detenere la maggioranza. In questo modo diventiamo il terzo azionista più grande, che non è poi male” ha commentato al-Baker. Ricordiamo che Swire Pacific è il maggiore azionista di Cathay con il 45% seguito da Air China con il 30%, mentre Cathay possiede circa il 18% di Air China.
Qatar Airways entra in Cathay per crescere sull’Asia. Ma anche sull’Europa, con Meridiana-Air Italy
Qatar Airways entra in Cathay dopo aver acquisito il 20% di British Airways, il 10% della sudamericana Latam, e, naturalmente, il 49% di Meridiana, dopo aver incassato il no da parte di American Airlines, dove voleva salire almeno al 10% (leggi qui). Una strategia sulla quale Qatar Airways accelera, con l’obiettivo di creare un mega vettore virtuale che beneficerà di economie di scala nei negoziati sugli acquisti di carburante e aerei, e rafforzarsi sul alcuni mercati asiatici, soprattutto dopo che gli si sono stati preclusi, per ragioni politiche (leggi qui) i ricchi mercati del Golfo, dell’Arabia Saudita e dell’Egitto.
Su Meridiana invece al-Baker ha già detto più volte che il vettore sardo dovrebbe diventare “la vera compagnia di bandiera dell’Italia”, con un renaming che rilancerebbe il nome Air Italy come detto dallo stesso ceo del vettore a Singapore. Mentre in Sardegna si teme che l’internazionalizzazione del vettore porti la sede sulla Penisola, probabilmente a Milano Malpensa, dove il vettore già basa diversi aeromobili, tra cui la maggior parte della flotta di lungo raggio. E dove ha già sede Air Italy, che renderebbe “Meridiana una scatola vuota” lancia l’allarme il deputato di Unidos Mauro Pili, che ha presentato un’interrogazione urgente al ministro dei Trasporti, dove argomenta che, secondo lui, “dal 1° novembre la compagnia sarda non eserciterà nemmeno un volo ma tutto sarà in capo alla società milanese Air Italy”. Ma dal vettore si attende il nuovo piano industriale, che vedrà in primis una nuova flotta, composta da B737 Max e da B787. Un flotta importante che dovrà “far diventare Meridiana (o Air Italy?) la compagnia italiana per eccellenza”. Alitalia permettendo, naturalmente.