Programma Breathelife dell’OMS, cosa respiriamo quando viaggiamo? L’OMS e il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente hanno realizzato uno strumento che dai ai business traveller e ai viaggiatori tutti un radar che controlla l’aria nelle destinazioni più gettonate nei viaggi, in particolare proprio per quelli corporate (vedilo qui). Quante volte avete sentito i pericoli dell’inquinamento nelle città indiane o cinesi (vedi qui ad esempio la mappa delle città più inquinate del Celeste Impero).
Programma Breathelife dell’OMS, cosa respiriamo quando viaggiamo?
Secondo l’OMS, l’80% delle città del mondo supera i valori limite per la qualità dell’aria sicura. Per sensibilizzare i viaggiatori d’affari e dare loro una migliore visibilità dell’aria che respirano, l’OMS e le Nazioni Unite lanciano hanno lanciato il programma Breathelife e una campagna che include un radar per il monitoraggio dei livelli di inquinamento atmosferico in 4mila città in tutto il mondo. Tra chi partecipa in Italia le regioni, e le rispettive città, di Lombardia e Puglia. L’obiettivo: “mobilitare le città e gli individui per proteggere la nostra salute e il nostro pianeta dall’inquinamento atmosferico”. Un inquinamento che colpisce tutte le regioni del mondo. Tuttavia, le popolazioni delle città a basso reddito sono le più colpite. Secondo l’ultimo database sulla qualità dell’aria, il 97% delle città dei paesi a basso e medio reddito con più di 100mila abitanti non rispetta le linee guida dell’OMS sulla qualità dell’aria. Nei paesi ad alto reddito, questa percentuale però scende al 49%. Negli ultimi due anni, il database – che attualmente copre più di 4300 città e insediamenti in 108 paesi – è quasi raddoppiato, con un numero sempre maggiore di località che misurano i livelli di inquinamento atmosferico e riconoscono gli impatti associati sulla salute. Con il calo della qualità dell’aria, il rischio di ictus, malattie cardiache, cancro ai polmoni e malattie respiratorie croniche e acute, compresa l’asma, aumenta per le persone che vi abitano. Un inquinamento che, come anche noi abbiamo sempre scritto, non riguarda solo il traffico automobilistico (leggi qui).