Il programma di riduzione delle emissioni di CO2 di Air France punta al -30% entro il 2030, rispetto al 2019. La compagnia aerea francese ha pubblicato i nuovi obiettivi, basati su tre priorità. Anzitutto, ridurre in via prioritaria l’anidride carbonica diretta generata dalle operazioni. In secondo luogo, diminuire quelle indirette, generate a monte e a valle delle attività aziendali. Infine, sostenere progetti che assorbono CO2 dall’atmosfera.
Tutto ciò in linea con gli accordi di Parigi del 2015 che hanno stabilito di limitare il riscaldamento globale al di sotto dei +2°C all’anno. Un goal in cui l’industria aeronautica gioca un ruolo di primo piano.
Programma Air France di riduzione delle emissioni di CO2
L’obiettivo del programma Air France Act di riduzione della CO2 stabilisce il 12% in meno di emissioni, in termini assoluti. Che va a sommarsi al taglio del 6% raggiunto tra il 2005 e il 2019.
Infine, entro il 2050 l’aerolinea otterrà il cosiddetto zero netto.
«La decarbonizzazione dell’aviazione sarà difficile e richiederà tempo. Questo processo si basa su una stretta collaborazione tra le diverse parti interessate: produttori di aeromobili e di motori, fornitori di carburante, aeroporti, controllo del traffico aereo, autorità pubbliche, istituti di ricerca e mondo accademico», spiega una nota.
Come sarà possibile conquistare questo traguardo?
[Potrebbe interessarti una travel policy green di BNL Bnp Paribas]
Cinque azioni prioritarie per ridurre ed evitare le emissioni di CO2
Il vettore rinnoverà la flotta con A220 e A350 di nuova generazione, più efficienti. Le emissioni di CO2 sono fino al 25% in meno, mentre l’impronta acustica viene ridotta in media del 33%.
Entro il 2030, questi aerei costituiranno il 70% della flotta rispetto al 7% attuale, grazie a una politica di investimenti di un miliardo di euro all’anno da qui al 2025.
Inoltre, impiegherà più sustainable aviation fuel (Saf), che ridurrà le emissioni di CO2 in media dell’80% durante il fuel life cycle e non creerà concorrenza con la produzione alimentare.
Dal 2022 e in conformità con le normative francesi, Air France incorpora l’equivalente dell’1% di Saf su tutti i suoi voli in partenza dalla Francia. Entro il 2030, la compagnia punta a incorporare almeno il 10% di questo “carburante verde” e il 63% nel 2050.
Tra le azioni prioritarie ci sono anche tecniche di eco-pilotaggio.
Ad esempio, il rullaggio utilizzando solo uno dei motori quando possibile oppure itinerari ottimizzati utilizzando l’intelligenza artificiale. Queste iniziative, rese possibili dagli sforzi degli equipaggi di volo di Air France formati in queste pratiche, riducono le emissioni di CO2 in media dal 2 al 3% nel corso dell’anno.
Ma anche la ristorazione a bordo concorre allo scopo.
A bordo dei voli e nelle lounge, Air France predilige, ove possibile, prodotti locali e stagionali. La compagnia aerea offre una preselezione di piatti prima del volo nella cabina di business di lungo raggio, come parte del suo impegno attivo per ridurre lo spreco alimentare.
Infine, entro la fine del 2022, Air France avrà eliminato il 90% della plastica monouso rispetto al 2018, dopo aver sostituito nel 2019 bicchieri, posate e palette di plastica con alternative sostenibili.
In ultimo, non certo per ordine d’importanza, lo sviluppo dell’intermodalità treno-aereo è parte degli obiettivi sull’impronta di carbonio. Oggi è possibile offrire alternative di trasporto a basse per i viaggi a breve distanza nell’ambito di una partnership rafforzata con Sncf, operatore ferroviario francese.
[Approfondisci sulle novità di Flying Blue]