Il nuovo ruolo della Russia nello scacchiere mediorientale e i dubbi, quello dell’Italia su tutti, di alcuni paesi Ue sulla opportunità di mantenere le sanzioni contro il paese di Putin potrebbero rilanciare l’economia russa. Malgrado il basso costo del petrolio.
E’ quello su cui scommette l’imprenditore lombardo Ernesto Preatoni, a capo di Domina, che, dopo aver lanciato Sharm El Sheik con il Coral Bay, aver di fatto abbandonato l’Italia, sta investendo a Dubai e nei paesi dell’Est, in quelli del Baltico ma anche in Russia.
L’ultimo tassello di Preatoni è il Domina hotel di Novosibirsk, un albergo di alto livello a vocazione business nella capitale della Siberia, una struttura di 11 piani con 218 camere: “La Siberia è una delle regioni russe col più forte sviluppo ed è una grande opportunità. La capitale è un nodo vitale per i trasporti, si trova sulla Transiberiana e ha due aeroporti. È uno dei più importanti centri industriali della Russia: migliaia di manager vengono qui per lavoro, ma le strutture ricettive sono ridotte. Così ho deciso di investire 45 milioni di euro per costruire questo albergo. Purtroppo con le sanzioni le banche occidentali non possono finanziare quelle russe. Se fossero superate i tassi scenderebbero e noi investitori potremmo contare sui finanziamenti bancari”. spiega l’imprenditore ormai espatriato che ha in programma 6 progetti qui al 2020, per un investimento di 250 milioni di euro. Tra cui un avveniristico grattacielo a Ekaterinburg, capitale degli Urali: 19.200 metri quadri per cento appartamenti di lusso da realizzare entro il 2019 o l’hotel da 168 camere da aprire entro il 2017 a Kaliningrad, l’enclave sul Mar Baltico.
Alla inaugurazione dell’hotel anche Vladimir Gorodetsky, governatore di Novosibirsk “Abbiamo avuto un calo negli affari” conferma “aa questa regione ha enormi potenzialità, e prevediamo una crescita del 6-7 per cento del prodotto interno per il prossimo anno. Abbiamo avuto 41 milioni di dollari di investimenti commerciali dai partner stranieri tradizionali, Italia compresa. Per noi è importante la collaborazione con gli altri Paesi: se cadranno le sanzioni i contatti avranno grande impulso”.
Novosibirsk è la terza città del paese, dopo Mosca e San Pietroburgo, con oltre 2 milioni di abitanti e ospita il più grande centro Expo della Siberia e una trentina di hotel, di cui solo 3-4 di standard internazionale.