Le imprese italiane avevano tempo fino al 31 marzo 2025 per sottoscrivere una polizza assicurativa obbligatoria contro i rischi catastrofali, come terremoti, alluvioni, frane e altre calamità naturali.
Il termine, originariamente fissato al 31 dicembre 2024, è stato prorogato grazie alla Legge n. 15/2025, di conversione del Milleproroghe (D.L. n. 202/2024), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 24 febbraio. Questo obbligo è previsto dalla Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023), al fine di tutelare le imprese italiane e quelle estere con una stabile organizzazione nel Paese contro eventi naturali devastanti che potrebbero compromettere la loro attività.
Le caratteristiche della polizza obbligatoria
Secondo la normativa, tutte le imprese iscritte nel Registro delle Imprese (compreso il settore dei pubblici esercizi) dovranno stipulare una polizza assicurativa che copra i danni alle immobilizzazioni materiali dell’impresa. Tra questi beni rientrano terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali. La polizza dovrà prevedere la copertura per calamità naturali che si verificano nel territorio nazionale, come sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni.
Il contratto assicurativo dovrà anche specificare un eventuale scoperto o franchigia non superiore al 15% del danno subito, e il premio dovrà essere proporzionale al rischio. Le compagnie assicurative potranno assumere il rischio direttamente, in coassicurazione o in forma consortile, ovvero con più operatori.
Le conseguenze per le imprese inadempienti
Sebbene non siano previste sanzioni dirette per le imprese che non adempiono all’obbligo di stipulare la polizza, è importante sottolineare che il mancato rispetto della legge potrebbe comportare delle ripercussioni sul piano delle agevolazioni finanziarie. In particolare, le imprese che non sottoscrivono la polizza obbligatoria non avranno accesso a contributi, sovvenzioni o altre forme di agevolazioni finanziarie pubbliche. Questo aspetto rappresenta una spinta significativa a regolarizzare la propria posizione, soprattutto per le imprese che potrebbero avere necessità di beneficiare di risorse pubbliche.
Le sanzioni per le compagnie assicurative
Anche se non sono previste sanzioni dirette per le imprese, la legge introduce sanzioni pecuniarie per le compagnie assicurative che rifiutino di offrire queste polizze obbligatorie. Le aziende assicurative sono, infatti, obbligate a fornire la copertura contro i rischi catastrofali a tutte le imprese che ne facciano richiesta, sebbene la normativa consenta una certa flessibilità nella modalità di gestione del rischio.
Polizza obbligatoria: un portale per la comparazione delle offerte
Per facilitare la sottoscrizione delle polizze, l’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) sarà incaricato di gestire un portale online che permetterà alle imprese di confrontare in maniera trasparente le offerte delle compagnie assicurative. Tuttavia, l’operatività di questo strumento è subordinata all’approvazione di un decreto del MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) e alla proposta dell’IVASS, che dovrebbe essere emanato a breve.
Deroghe e nuove date: scadenza ottobre o gennaio 2026
Sembrava quindi che le imprese italiane, avessero tempo fino al 31 marzo 2025 per mettersi in regola con l’obbligo di stipulare la polizza assicurativa contro i rischi catastrofali, ma la scadenza è stata prorogata all’ultimo: il termine è differito al primo ottobre 2025 per le medie imprese e al primo gennaio 2026 per le piccole e micro imprese.
Rimane invece al primo aprile il termine per le grandi imprese, per le quali non scatteranno però le sanzioni: per ulteriori 90 giorni non si terrà infatti conto dell’eventuale inadempimento dell’obbligo di assicurazione.
Il mancato adempimento a questo obbligo potrebbe poi comportare difficoltà nell’accesso a contributi pubblici, un aspetto che molte aziende non possono permettersi di trascurare. Le compagnie assicurative, dal canto loro, sono chiamate a garantire una copertura adeguata, e a non rifiutare la stipula di queste polizze obbligatorie, pena sanzioni pecuniarie.