operatività delle TMC

L’operatività delle Tmc durante il Coronavirus, cosa sta facendo Cisalpina?

Advertisement

L’operatività delle Tmc al tempo del Coronavirus si traduce nell’attesa di riprogrammare. Facciamo un giro di interviste per cogliere alcuni aspetti di questi giorni di limitazioni forzate del lavoro delle agenzie di viaggi specializzate nel business travel. Certi che informare e condividere possa aiutarci ad affrontare una situazione mai vissuta prima d’ora. Secondo Gbta, l’associazione che rappresenta il settore a livello globale, le perdite economiche dello stop ai viaggi ammonteranno a 820,7 miliardi di dollari. Pari cioè al vaporizzarsi del 54% della spesa per viaggi di lavoro prospettati in tutto l’anno. In particolare, l’Europa perderà la metà di questo valore, mentre la Cina la quasi totalità (si veda la tabella). Le proiezioni sono state rese note dieci giorni fa, quindi le stime potrebbero essere peggiorative.

L’impatto del coronavirus secondo GBTA in una analisi del 10 marzo

Cisalpina tiene aperti i 4 BTC con lo smart working

I quattro business traveI service center di Cisalpina sono regolarmente attivi in modalità smart working ed è attivo il servizio di Emergency H24. «Le maggiori criticità legate all’emergenza Covid-19 riguardano certamente la profonda dinamicità e incertezza del mercato – spiega un portavoce -. Stiamo tutti fronteggiando una situazione inaspettata e nuova. Siamo costantemente in contatto con le associazioni e gli operatori di settore per monitorare l’evolversi della situazione e rispondere al meglio alle esigenze dei nostri clienti, ma non è facile».

Alcune criticità risiedono nella poca chiarezza sull’operatività e sulle politiche di riprogrammazione dei viaggi e dei rimborsi da parte dei vari fornitori. «Possono davvero cambiare da un minuto all’altro – continua la spokeperson -. Il nostro impegno è massimo nel fornire assistenza continua e la garanzia di una riprogrammazione tempestiva, assicurando le migliori condizioni possibili in quel momento. In questa situazione quanto mai complessa e articolata noi ci siamo e continueremo ad esserci».

Solo viaggi essenziali, quali lo sono?

E mentre i Governi di ogni singolo Paese interpretano differentemente le restrizioni ai viaggi, nella consapevolezza che l’Oms non le ha mai stabilite, per ogni viaggiatore diventa sempre più difficile determinare se la ragione del suo eventuale viaggio sia “essenziale” oppure no. Significativo a questo proposito il comunicato ufficiale del governo inglese.

Nel caos dei travel ban, il 17 marzo scorso il Regno Unito ha stabilito che «se un viaggio è essenziale o meno, è una decisione personale».

Per la prima volta nella storia, il Ministero degli esteri britannico si è cimentato in una tale, ampia, consulenza (leggilo qui).

Operatività delle Tmc in regime di restrizione ai viaggi

Quanto durerà? Come detto ogni Paese ha stabilito limitazioni ai viaggi in maniera indipendente. L’Europa, ad esempio, è stata molto ferrea: dall’esterno solo le merci, le attrezzature mediche e alcune persone che lavorano per gestire la diffusione del Coronavirus possono entrare nell’UE per un periodo di 30 giorni.

Il Consiglio europeo ha convenuto di vietare i viaggi in arrivo dai Paesi extraeuropei il 17 marzo scorso.

In pratica, fino al 15 aprile possono circolare solo i cittadini dello Spazio economico europeo (See), della Svizzera e del Regno Unito. E ancora, i residenti di lunga durata in Europa e persone con visto o permesso di soggiorno a lungo termine. Naturalmente i loro familiari, il personale medico e le persone responsabili del trasporto di merci.

Continua Cisalpina: «L’emergenza del Covid-19 è stata definita dall’Oms pandemia globale. In questa delicatissima situazione, dove il settore del turismo è stato particolarmente colpito, possiamo comprendere lo stato di insicurezza dei nostri clienti. Comprendiamo il loro smarrimento ed è per questo che siamo presenti H24 per fornire loro il nostro supporto operativo e consulenziale e far sentire la nostra vicinanza con energia positività ed ottimismo, ricevendo in cambio molta collaborazione. Mettiamo semplicemente in atto il nostro claim “Business with smile”. Sappiamo che questo difficile momento passerà e quando ciò avverrà, come già anticipato, noi continueremo ad esserci con tutta la professionalità e dedizione, che ha contraddistinto il nostro operare nel corso di questi 50 anni, per far ripartire l’Italia, la sua economia e il business travel».

Lascia un commento

*