“Apriamo le porte a nuovi orizzonti, esploratori di opportunità” è questo lo slogan che ha scelto l’Associazione Italiana dei travel e mobility manager come filo conduttore del sesto convegno nazionale che si è tenuto a Bologna.
Con un obiettivo preciso: “Migliorare l’efficienza, la produttività e la soddisfazione dei nostri dipendenti. Questo è il momento perfetto per aprire nuove porte, superare i limiti e ampliare i nostri orizzonti”. Scopo raggiunto nella giornata di formazione, che è stata una grande e partecipata occasione, di confronto su nuove tecniche, strumenti, visioni e approcci di diversi players del settore.
Durante la Convention, infatti, si sono alternate sessioni di aggiornamento professionale a spazi di networking, anche con momenti ludici, sempre accompagni dalla brillante conduzione di Syusy Blady e Patrizio Roversi.
Travel e mobility manager, chiamati a superare la comfort zone
“Quando ci siamo riuniti per decidere il tema del nostro incontro, abbiamo deciso di farci guidare da quello che ci viene meglio: andare oltre” ha spiegato durante il suo intervento il Presidente dell’associazione Paolo Tedesco, (Mobility Manager e Security Sogei). “I confini sono solo nella nostra mente, dobbiamo essere curiosi, abbracciare l’innovazione. Dobbiamo guidare la trasformazione. Attraverso una visione, la passione e la perseveranza possiamo riuscire a superare la nostra zona di comfort”.
Ha quindi preso la parola Valentina Drioli, Assessore alla mobilità del comune di Bologna che ha spiegato il progetto dell’amministrazione relativo ai cambiamenti che stanno cambiando il volto della città: “Per cambiare la mobilità dobbiamo cambiare le infrastrutture. Questo non è il momento dei ripensamenti, questo è il momento in cui dobbiamo mettere a terra il PNNR. Stiamo gestendo un gigantesco cantiere, non è semplice ma non abbiamo altra scelta. La riflessione sul vostro ruolo è molto importante perché dovete interpretare le nostre scelte e tradurle in pratiche sostenibili. Un ruolo quindi strategico per le aziende.”
La mobilità deve diventare sostenibile
Per Ivano Gallino, Vice Presidente AITMM, un’azione non più procastinabile è spingere perché le vecchie abitudini siano abbandonate a favore di azioni sostenibili. “Come si traduce in pratica? Dobbiamo proporre alternative valide, attrattive e favorire le best practices. Sperimentare la sharing mobility, rinnovare le flotte, disincentivare le cattive abitudini.”
Ma tutto questo può essere realizzato solo se cambia il nostro punto di vista ha puntualizzato Gianluca Santilli, Presidente Osservatorio Bikeconomy: “La mobilità sostenibile è un business. Non è una precisazione ridondante se anche Larry Fink, il CEO di Blackrock (n.d.r. una delle principali società di gestione del risparmio a livello mondiale) sostiene lo stesso, rivendicando di non essere un ambientalista, ma uno che pensa al profitto. E le città, in concreto, cosa guadagnano a fare scelte di questo tipo? Semplicemente diventano attrattive. Qualche cifra: la bike-economy nella sola Europa sposta 500 miliardi di euro, 7, 5 solo in Italia.” Non esattamente argent de poche. Tutte le grandi capitali europee stanno investendo miliardi nella mobilità sostenibile che deve diventare smart, perché le ricadute in termini di aumento di valore, si traducono in cifre da capogiro”.
Business Travel, una professione che deve sapersi aggiornare
Questi alcuni dati riferiti relativi agli spostamenti, ma se andiamo a vedere il mercato business travel, cosa scopriamo?
Scopriamo per esempio che tutti i valori del primo semestre danno un’indicazione chiara e univoca: si sta tornando ai livelli pre-pandemici. “Nel 2024 è molto probabile che il settore tornerà alla redditività” ha chiarito nel suo intervento, David Jarack, Executive Chairman dell’associazione 18 Febbraio, “La domanda è sempre più alta, i flussi di cassa delle compagnie aeree stanno aumentando. La Cina ha riaperto i confini e in USA sono già arrivati ai dati pre-Covid. In pratica abbiamo una ripartenza a doppia cifra in tutti i mercati. Ma la vera domanda è: a quando un’alleanza tra vettori tradizionali e low-cost, o una grande operazione di integrazione multimodale tra treno e aereo, all’interno di un modello di alleanza 3.0?”.
Ha quindi preso la parola Dominic Short, Co-Founder and Board Member at BT4Europe che ha iniziato presentando qualche dato del comparto. A livello economico il Business Travel nel 2021, ha coinvolto 22 milioni di travel manager, che hanno fatto 166 milioni di viaggi per una spesa complessiva di 54 miliardi. Ma quali sono le sfide per il futuro?
“Per mantenere sano il comparto è necessario che i viaggi diventino sostenibili. Ma non basta. E’ necessario che questa figura professionali si aggiorni. In pratica? La trasformazione digitale a cui noi tutti stiamo assistendo non ci deve trovare impreparati. Non dobbiamo essere degli spettatori a bordo campo. Deve essere accolta e poi guidata, per una ripartenza vera dopo lo stallo del 2020. Dobbiamo diventare artefici del nostro destino”.