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Nuove politiche e nuovi prezzi per le compagnie aeree, anche low-cost

La situazione del settore, con domanda meno crescente e interessata ai costi, che però salgono, mette in crisi le compagnie aeree low-cost

Cosa succede al settore del trasporto aereo, in vista del 2025? Pare che il trend di crescita seguito alla dura fase di pandemia, più volte argomentato su Mission e dai manager intervistati, stia terminando e nuove politiche di prezzi per i biglietti aerei dei viaggiatori siano in arrivo.

Il 2024 non sembra brillante come i più recenti periodi, soprattutto per i vettori occidentali. Varie analisi finanziarie aggiornate a luglio 2024 (tra cui Morningstar-DBRS) indicano soprattutto le compagnie low cost, come Ryanair, Wizz Air, Southwest e JetBlue, al centro della fase di ridimensionamento.

Nuove politiche di prezzo per la compagnie aeree low-cost

La domanda di voli resti alta (+8% a livello globale in luglio) ma si cercano tariffe basse, mentre per le compagnie aumentano i costi, sia del personale sia del carburante: a fronte di cali nel prezzo medio dei biglietti si erode così la redditività.

Sul settore, come scriviamo in un articolo dedicato di Missionline, pesa anche la situazione delle rotte che collegano Oriente e Occidente, dove molte compagnie asiatiche, cinesi soprattutto, si avvantaggiano rispetto alle occidentali grazie alla rotta loro permessa sulla Russia

S&P’s ridimensione la previsioni per il settore trasporto aereo, pur ancora positive: per il 2025 le low cost sono però chiamate a nuove azioni, per restare profittevoli, come introdurre la classe “premium economy” per attrarre passeggeri a maggior potere d’acquisto.

Anche questo fenomeno, che potrebbe toccare l’Europa dopo l’America, lo abbiamo spiegato in un articolo a parte di Missionline in agosto 2024, rilevando il peso dei servizi aggiuntivi sul fatturato delle compagnie aeree, anche e soprattutto low-cost

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