Welfare aziendale

Novità welfare aziendale 2025, aiuti per lavorare in trasferta

La nuova legge di bilancio 2025 supporta il welfare aziendale e porta agevolazioni ai lavoratori in trasferta

Novità in arrivo nel 2025 per il trattamento fiscale del welfare aziendale, in Italia. Si parla di benefit e vantaggi non direttamente monetari, anche se tutti sappiamo come molti lavoratori “valorizzino” ad esempio l‘auto aziendale e lo smartworking, per il quale certi studi arrivano addirittura a quantificare 7mila euro annui, o secondo i casi un 30% dello stipendio.

Sono però moltissimi gli elementi che rientrano nel cosiddetto welfare e la Legge di bilancio 2025, sembra poter allargare le maglie dei fringe benefit per i lavoratori.

Vantaggi per chi lavora fuori sede

Non ci sono ancora conferme e tutti i dati precisi, ma le anticipazioni da Roma parlano di maggiori esenzioni fiscali per i lavoratori che si trasferiscono.

I neoassunti a tempo indeterminato con reddito fino a 35mila euro nell’anno precedente che si trasferiscono oltre i 100 km da casa, avranno la non imponibilità per somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro in locazioni o manutenzione di immobili, entro il limite 5mila euro per due anni.

Soglia esenzione

Attesa alla conferma la soglia di esenzione fiscale dei fringe benefit, 1.000 euro, estesi a duemila euro per i dipendenti con figli fiscalmente a carico.

Novità welfare aziendale nei contratti

Molti contratti dei lavoratori sono in evoluzione, pensando al welfare. Tra i più recenti che aprono alle novità per il 2025, quello della moda, dove si potrebbero prevedere per i lavoratori 600 euro spendibili in tre anni per servizi di finalità sociale, educativa o di istruzione e assistenza. A questi si aggiungono sanità integrativa, previdenza complementare e long term care.

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